FEDI (PD): Inadeguati i trattamenti economici del personale a contratto. Molte realtà  sono ancora in attesa di aumenti urgenti

“Credo utile ricordare – alla vigilia dell’approvazione di una pessima legge finanziaria – che abbiamo ancora davanti a noi la prospettata chiusura di Consolati, i tagli a tanti capitoli di spesa degli italiani all’estero contenuti nella proposta di legge finanziaria di Governo e maggioranza ed il permanere dell’inadeguatezza complessiva delle risorse per il Ministero degli Affari esteri” – ha dichiarato l’On. Marco Fedi che ha presentato, sul tema dei trattamenti economici del personale a contratto, una interrogazione rivolta al Ministro degli Affari esteri.
“L’adeguamento delle retribuzioni del personale a contratto rappresenta un impegno per garantire dignità e decoro alla nostra rete diplomatico-consolare”.
“Riguarda purtroppo molte realtà, anche se nel testo dell’interrogazione cito in particolare la nostra Ambasciata di Harare in Zimbabwe a causa del grave aumento dei prezzi di beni e servizi dovuto alla dollarizzazione dell’economia”.
“Il Governo non può e non deve sottrarsi a questo impegno” – ha concluso l’On. Fedi.

Allegato: Testo interrogazione

Al Ministro degli affari esteri, al Ministro dell'economia e delle finanze

– Per sapere – premesso che:

l'adeguamento dei trattamenti economici per il personale a contratto del Ministero degli affari esteri dipende, ai sensi dell'articolo 157 del decreto del Presidente della Repubblica n. 18 del 1967, dalle proposte e dai dati raccolti dalla rete diplomatica e dalla relativa compilazione delle cosiddette schede retributive riportanti i dati delle altre rappresentanze diplomatiche accreditate localmente;

i dati vengono esaminati dall'amministrazione degli affari esteri per venire successivamente sottoposti al vaglio degli organi di controllo (UCB);

il procrastinarsi degli attuali livelli di remunerazione, a fronte dei consistenti aumenti del costo della vita, in numerose realtà all’estero, rischia di compromettere la funzionalità e il decoro delle nostre sedi diplomatico-consolari nel mondo;

in alcuni Paesi, come lo Zimbabwe, la recente dollarizzazione dell'economia ha comportato l’aumento incontrollato dei prezzi al consumo sia dei generi di prima necessità che dei servizi di base;

tale condizione compromette il tenore di vita del personale a contratto e pone a rischio anche la funzionalità della Ambasciata d’Italia di Harare -:

quali iniziative si riterrà opportuno adottare per rivalutare i trattamenti economici del personale a contratto basato in Zimbabwe,

quali iniziative si riterrà opportuno adottare per rivalutare i trattamenti economici del personale a contratto della nostra rete diplomatico-consolare in modo tale da garantire l’adeguamento ai trattamenti economici di Ambasciate di Paesi affini all'Italia per prestigio, proiezione e presenza internazionale.

On. Marco Fedi

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