Sen. Massimo Garavaglia
''La crisi economica impone una accelerazione sulle riforme e i cittadini chiedono dibattiti sereni e risposte concrete. Ma la situazione è difficile per conti pubblici: su una uscita di 800 mld di euro, 720 sono le entrate, con un buco di 80 miliardi di euro''. E' l'illustrazione fatta in aula al Senato dal vicepresidente della commissione Bilancio, Massimo Garavaglia , parlando delle riforme. In questo modo, sottolinea Garavaglia ''avremmo bisogno, per tappare il buco di 20 scudi fiscali. E' evidente che e' impossbile in quanto troveremmo i cittadini con il bastone. E qui si pone l'urgenza che dobbiamo intervenire drasticamente''. Garavaglia rende nota una indagine del World Economico Forum in cui si evidenzia come il problema principale per le imprese italiane ''non e' la tassazione che comunque e' un problema enorme, ma l'inefficienza della burocrazia, ed un esempio e' la giustizia. Noi spediamo piu' di altri paesi su questo fronte, piu 'di Francia e Inghilterra ponendoci al 128/o posto su 133. Cosi' facendo creiamo un danno alle imprese e alle famiglie''. Inoltre, aggiunge Garavaglia, ''In uno studio dell'agenzia entrate del 2006 veniva fatta una analisi sulle evasioni fiscali: Lombardia il 13%, Veneto il 22% , Emilia Romagna il 22%. In Puglia sfugge il 60%, in Campania il 60, in Sicilia 65%, in Calabria il 94 per cento dell'imponibile. E' un problema legato a doppio filo con il fenomeno del lavoro nero e non si dica che sono i soliti leghisti che le sparano grosse''. Come si risolve una situazioni cosi' compromessa? e' la richiesta di Garavaglia: ''lo diciamo noi: riforme vere, pesanti, incisive, federalismo fiscale, solo cosi' i conti vanno a posto, e in fretta, in special modo per i conti pubblici, altrimenti e' troppo tardi''.
