Maria Racana premiata all’ONU nell’ esposizione Internazionale dedicata a Josè Marìa Sert. 23-24 novembre 2009 di R. Paternoster e C. Vaccaro

Durante gli anni di costruzione della sede della Società delle Nazioni (l'antenata dell'ONU, nata dopo la Prima Guerra Mondiale nel 1919 a Ginevra), tra le diverse donazioni offerte dagli Stati Membri, il governo della Repubblica Spagnola incaricò l’artista Josè Marìa Sert di decorare, con affreschi, le sale del Consiglio della Società delle Nazioni. Questo può essere considerato un primo esempio di come l'arte può essere utilizzata anche per promuovere la reciproca comprensione tra i popoli e dunque favorire la pace nel mondo. Il contributo spagnolo aveva, inoltre, come oggetto, la figura di Fray Francisco de Vitoria che, nel XVI sec., con la sua nozione sull’orbis, fu il fondatore del diritto internazionale.
In omaggio a Josè Marìa Sert, nato a Barcellona, 1876-1945, generatore, in 70 anni, di una collezione di opere gigantesca, estesa nei due continenti e in numerosi paesi, è stata organizzata un’esposizione Internazionale, tenutasi all’Onu, il 24 novembre 2009. Tra le opere esposte, comparivano quelle di Maria Racana, l’artista napoletana selezionata dalle Nazioni Unite, per rappresentare l'Italia in occasione della Mostra.
Tra le suggestive volte di una delle sale del Castello di Coppet , il 23 novembre 2009, giorno che ha preceduto l’esposizione all’ONU, sono state presentate le opere pittoriche della nostra artista Maria Racana.
La sig.ra Racana, nella sua prima ricerca artistica, “E le Donne sono Protagoniste”, inspirata alla donna nello spazio, vede una sua opera trasformarsi nel logo della sezione femminile dei Rotari , di Napoli. “Nell’opera, è rappresento metaforicamente uno ziggurat, costituito da donne riunite per il raggiungimento delle loro mete, come una nave che va nello spazio.” Lo sforzo dell’artista, mirato a mettere in luce la ricerca faticosa del senso dell'esistenza, comune a tutti gli esseri umani, di tutte le nazionalità, ha dato origine ad un suo linguaggio pittorico al di fuori del tempo e dello spazio, che guarda l’esistenza umana come calata in un luogo ideale e astratto (Alef). Ed è proprio per questa sua capacità di esprimere un messaggio universale, proponendo temi universali, che la sig.ra Racana ha rappresentato l’Italia nella manifestazione delle Nazioni Unite. La sua ricerca, da lei intitolata Spazio Tempo e Infinito, le ha assegnato un posto di riguardo, in questa ricca famiglia di artisti italiani, d’ispirazione metafisica. Questo suo studio sulla problematica del tempo che, come l’artista ci spiega, vede noi umani vivere solo il presente che dura un minuto, dimenticandoci del passato e trasformando il futuro, ancora una volta, in presente, ha ispirato il suo tipo di pittura che è astratta e figurativa insieme, ma di un figurativo minimalista. Il rapporto spazio-tempo, che ci porta nell’infinito, viene rappresento, da M. Racana, con la figura geometrica, lo spazio quasi sempre blu o rosso e per il tempo con linee orizzontali che vanno all’infinito.
A seguire, il 24 novembre, al Palazzo delle Nazioni, il Club del Libro in Spagnolo, delle Nazioni Unite ha inaugurato la mostra pittorica – visiva, in omaggio a Josè Marìa Sert, che permane esposta fino al 4 dicembre. Tra i 18 artisti, tutti di diverse nazionalità e che hanno una connessione, in qualche modo, con la Spagna o la cultura latina, a rappresentare l’Italia all’ONU c’era, appunto, la nostra Maria Racana. A inizio manifestazione, le due organizzatrici della mostra hanno ringraziato i presenti per la loro partecipazione e hanno chiamato tutti gli artisti partecipanti, per consegnare loro, il premio Josè Marìa Sert.
Un piacevole rinfresco ha deliziato i partecipanti tra cui, l’Ambasciatore Laura Mirachian, Capo della Rappresentanza permanente presso le Organizzazioni Internazionali a Ginevra, presente per felicitare l’artista italiana.
Grande è stato l’interesse dimostrato dal pubblico, per le opere della nostra artista. Particolare successo ha riscosso un suo dipinto, che rappresenta una donna in uno spazio libero, spazio difficile da raggiungere, perciò nell’opera quella libertà rimane solo un mezzo sogno. Noi, in quanto italiani, siamo onorati di essere stati esemplarmente rappresentati da un’artista quale la sig.ra Maria Racana, che ringraziamo per la sua venuta a Ginevra e a cui auguriamo lo stesso successo per la sua prossima mostra, che si terrà a Napoli.

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