VOTO ALL’ESTERO E VOTO POSTALE

Carissimi “onorevoli” eletti all’estero, premesso che:

Il voto postale nelle passate elezioni (2006/ 2008 e..2010?) si e’ dimostrato una vera porcata (poi mandero’ qualcosa a Calderoli per averlo citato), con brogli e successive denuncie mai analizzate ed ascoltate molti sono stati i doppioni rendendo il voto incontrollabile. Ecco la nostra di proposta e non occorre apportare nessuna modifica legislativa alla Legge Tremaglia”

Mi rivolgo sopratutto a quanti di voi scrivete su questo portale e organo di partito.

Spostare le sedi logistiche ai comuni di residenza in Italia, ivi incluso il registro AIRE, lasciare che siano questi a spedire il plico al cittadino italiano all’estero, il voto e’ un diritto, il cittadino ha il dovere civico di votare secondo coscienza. Il cittadino rispedisce al proprio comune, che ne effettuerà lo scrutinio, la scheda votata entro i termini stabiliti, senza apportare ulteriori modifiche al vecchio sistema.

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