Presentata anche una specifica interrogazione ed una richiesta urgente di incontro ai Ministeri competenti.
Le persone originarie dei territori appartenuti all’Impero Austro Ungarico emigrate prima dell’entrata in vigore del trattato di San Germano del 16/07/1920 potranno continuare a presentare la domanda di riconoscimento della cittadinanza italiana se il Parlamento approverà la proposta di legge volta all’abolizione del termine del 2010, presentata dagli on.li Froner, Porta e Narducci.
Tale termine era stato fissato dalla legge n.379 del 14.12.2000 e poi prorogato con la legge n. 51 del 23.02.2006 di ulteriori cinque anni.
Il tempo trascorso ha fatto in modo che nella maggior parte dei casi solo i discendenti delle persone considerate nella legge del 2000 possano concretamente usufruire di tale beneficio. Per questo i proponenti hanno ritenuto di dover raccogliere le numerose e insistenti sollecitazioni provenienti dalle associazioni dei trentini, le quali non trascurano di richiamare l’attenzione sull’esigenza di consentire l’acquisto della cittadinanza anche alle nuove generazioni.
I proponenti, peraltro, non hanno limitato il loro intervento all’abolizione del termine di richiesta della cittadinanza ma hanno rivolto numerose sollecitazioni al Ministero dell’Interno e a quello degli Esteri anche con una specifica interrogazione il cui primo firmatario è l’On. Porta affinché i gravi ritardi accumulati nell’espletamento delle pratiche già presentate, soprattutto in Brasile, siano al più presto superati. Delle circa 30.000 pratiche giacenti, solo 4000, hanno finora avuto una risposta dalla Commissione Interministeriale che è chiamata centralmente ad esaminare le richieste.
Gli on.li nelle prossime settimane si propongono anche di sollecitare i Ministeri competenti ad assumere le soluzioni organizzative suggerite dalle stesse organizzazioni dei trentini nel mondo e miranti, tramite operazioni di semplificazione amministrativa e di decentramento, a eliminare gli inconvenienti finora registrati.