NESSUNO E’ PERFETTO

L’inverno è sempre stata una stagione ricca d’eventi socio/politici. Lo sarà anche quella del 2009/2010. Intanto, il quadro nazionale si presenta ancora in tutta la sua variegata complessità e le sorti d’Italia non appaiono, per nulla, scontate. Così, mentre s’ipotizza sulla penisola che sarà, i “due” Poli hanno preso posizione e si cominciano, pur se con non poche perplessità, a focalizzare, nel bene o nel male, le loro strategie per il nuovo anno. Sul campo dell’economia, molto resta ancora da fare. A dispetto di questa realtà, possiamo, però, avvertire qualche segnale meno negativo. Non tanto per tranquillizzare chi ci segue, ma per riconoscere che questo Governo non è solo un Esecutivo da criticare. Sebbene non nasconda alcune “tensioni”, l’Alleanza si barcamena bene. Tra tanto grigiore, almeno qualche segnale di cambiamento s’intravede. Sul fronte dell’opposizione, pur col massimo rispetto, dobbiamo riconoscere un certo significativo scollamento. Nonostante le batoste elettorali di un passato recente, i piccoli partiti intendono “correre” da soli. In ogni modo, i punti nodali del prossimo inverno sono in sostanza gli stessi che abbiamo evidenziato la scorsa primavera. Insomma, i mali d’Italia sono stati diligentemente diagnosticati, ma la cura resta ancora da venire. Infatti, le terapie proposte dal PdL sono diametralmente opposte da quelle del PD e compagni. L’economia, per nostra fortuna, ha superato il momento più difficile e, col tempo, si riprenderà. Anche sul piano sociale non ci sono significative novità. Restano gli impegni, in precedenza assunti, che dovranno trovare una loro definitiva sistemazione. A questo punto, tutte le scelte possono essere valide. Solo le posizioni “neutrali” non servono a nulla e chi le dovesse assumere dovrà risponderne politicamente al Popolo italiano. Come a scrivere, tanto per essere ben capiti, che si può essere solo “pro” o “contro” i programmi dell’Esecutivo e dell’Opposizione. Di fatto, parecchi politici, figli di questa Seconda Repubblica, hanno smarrito il gusto d’assumere posizioni meno sfumate su parecchie loro atteggiamenti. Da notare anche che chi si pronuncia fuori del coro è immediatamente emarginato. Da noi, finalmente, ha prevalso il concetto di partito, più che quello di corrente. Era ora. Quello che ancora ci preoccupa sono i tanti problemi del Paese per i quali, tra l’altro, non è neppure ipotizzabile una scaletta di priorità. Il Nuovo Millennio è troppo giovane perché consenta ragionevoli paragoni con la politica del passato. Non vorremmo, insomma, ritrovarci in condizioni e situazioni già vissute. Di fatto, però, il nostro futuro resta tutto in salita. La rappresentatività politica riveste un ruolo sempre più importante. Ma anche i politici, pur con tutta la loro esperienza, non sono perfetti. Ogni errore si materializzerebbe, indiscutibilmente, su Popolo italiano. E chi ha voluto intendere, intenda.

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy