“Uno Stato che controlla se' stesso non e’ Stato, democratizziamo la democrazia”
Oggi la Corte Costituzionale, organo supremo a tutela dei diritti giudica le controversie relative alla leggittimita’ costituzionali e degli atti aventi forza di leggi, non rappresenta le realte’ comunitarie ed e’ troppo politicizzata e monopolizzata [ art. Cost. 135] Rifrasando il tutto, il legislatore da solo non e’ in grado d’autoregolamentarsi, occorre una costituente indipendente e sovrana, eletto a surfragio universale che sostituisce la Corte Costituzionale [art.cost. 138] (1) Organo da eleggere due mesi prima d’ogni rinnovo legislativo, composto da trenta membri, candidati e scelti nel mondo associativo e culturale che rispecchi anche il mondo dell’immigrazione ed emigrazione. In riguardo a quest’ultimo punto ci sono quasi 10 milioni di cittadini (oggi al 20% cifra tentente ad aumentare in fututo), esclusi da ogni atto legislativo e rappresentativo. (3) Costituente che ha anche il compito di giudicare i titoli di ammissione dei componenti delle Camere e delle sue cause sopraggiunte di illeggibilita’ e di incompatibilita’, che sostituisce la Giunta delle elezioni (Camera) e la Giunta per le lezioni e l’immunita’ (Senato). Il controllo da parte delle stesse Camere di appartenenza sulla validita’ di ammissione dei suoi membri costituisce una potenziale contraddizione, dal momento che si trova di fronte alla anomalia in cui la figura del controllore e quella del controllato [ art.cost.66 & art. 60 dello Statuto Albertino ] Un organo di questo genere non abrebbe mai permesso la candidatura del Sig. B e di tanti parlamentari indagati e “sentenziati”, in altri paesi come l’Austria questo controllo spetta alla Corte Costituzionale. Abolire l’articolo 66, uno dei tanti residui del regime fascista.