AGRICOLTURA: DE CASTRO, ANTEPORRE IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA EUROPEA ALLE ESIGENZE DI BILANCIO

“La giornata di oggi ci aiuta a entrare nel vivo del dibattito sul futuro della Politica Agricola Comunitaria, in un momento particolare, concomitante con la riflessione sul budget comunitario, che purtroppo espone in modo particolare la PAC a rischi di ridimensionamento su due fronti: da un lato la competizione delle altre politiche sul budget, dall’altro le prime posizioni informali assunte sul tema dalla Commissione, che già sostiene esigenze di forte ridimensionamento della spesa agricola europea”. Con queste parole il Presidente della commissione agricoltura del Parlamento Europeo, On.le Paolo De Castro, ha aperto il Workshoop sul futuro della Pac dopo il 2013 che si é tenuto a Bruxelles. All'importante iniziativa hanno partecipato i principali esponenti istituzionali e della ricerca del mondo agricolo tra cui il Commissario per l'agricoltura Marian Fisher Boel ed Eskil Erlandsson, presidente del Consiglio Agricoltura dell'UE.
“Il dibattito sul futuro della Pac – ha proseguito De Castro – rappresenta un confronto che, nel suo percorso, si sta arricchendo di nuovi contenuti che accompagnano il cambiamento in atto nella società europea e globale. Queste considerazioni oggi rischiano di essere però marginalizzate, minacciando il contributo positivo dell’agricoltura alle nuove sfide che attendono la società europea. L'avvio di una discussione sul budget comunitario come quello che prende piede dal documento della Commissione europea, non sembra, infatti, andare nella giusta direzione. Ancorché si tratti di un documento informale, i suoi contenuti sono già ampiamente noti e dibattuti. Appare paradossale, ad esempio, che si parli di riduzione significativa di risorse e ancor più paradossale appare l’intento di anticipare e limitare con la revisione di bilancio la riforma della PAC del 2013, il cui percorso formale sarà lanciato solo il prossimo anno. Allo stesso tempo appare singolare che in questo documento si faccia esplicito riferimento ad una maggiore responsabilità degli stati membri all’interno della spesa per la PAC”.
“La speranza e la convinzione – ha concluso il Presidente De Castro – é che questa visione tutta “budgetaria” che la Commissione mette in campo possa essere riequilibrata dal lavoro del Parlamento. La definitiva entrata in vigore del Trattato di Lisbona del prossimo 1° dicembre segna, infatti, l’avvio di una fase nuova per la formazione delle politiche europee ed in particolare per la politica agricola comunitaria. Finalmente, grazie alla codecisione, il Parlamento potrà contribuire a dare voce alle sensibilità dei cittadini dell’UE”.

Bruxelles 10 novembre 2009

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