“Chiusura di quattro consolati in Germania: grave il piano del Governo”
“È molto grave che il Governo si appresti a chiudere quattro Consolati proprio nel Paese in cui risiede la comunità italiana più numerosa e in cui si riscontrano ancora i maggiori tassi di mancata integrazione scolastica e professionale delle nostre giovani generazioni.” Con queste parole Laura Garavini, parlamentare del Pd residente in Germania, ha risposto al Sottosegretario Mantica che ha ribadito l’intenzione di chiudere i consolati di Amburgo, Mannheim, Norimberga e Saarbrücken nel corso del suo intervento all’annuale incontro presso l’Ambasciata di Berlino con Intercomites, Consiglio Generale degli Italiani all’estero, Consoli e parlamentari.
“Non solo le comunità italiane interessate, ma anche i Governatori tedeschi delle Regioni interessate hanno espresso allarme per le preannunciate chiusure, arrivando addirittura ad offrire locali nelle loro prestigiose cancellerie, pur di scongiurare i provvedimenti definitivi. È grave che da parte italiana non si è ancora provveduto a verificare la fattibilità di una tale ipotesi”.
“È altrettanto grave che non si sono prese in esame altre alternative, in grado di evitare misure così devastanti come la definitiva chiusura di ben quattro sedi consolari. Ad esempio l’accorpamento in un’unica sede delle varie Ambasciate italiane presenti in alcune capitali (Bruxelles, Parigi, NewYork), oppure il declassamento dei Consolati in questione ad Agenzia consolare. Al contrario” ha proseguito la Garavini “esiste il rischio che le chiusure previste provochino dei costi maggiori rispetto ai risparmi auspicati, dal momento che le sedi di accoglimento (ad esempio sia il Consolato di Monaco di Baviera che quello di Francoforte) non dispongono di locali idonei ad accogliere quelle in chiusura.”
“Le chiusure preoccupano ancora di più se si considerano i forti tagli previsti ancora una volta in finanziaria contro gli italiani all’estero. Rispetto agli ingenti finanziamenti stanziati a suo tempo dal Governo Prodi per le comunità italiane all’estero (e questo nonostante tutte le difficoltà economiche che stava riscontrando all’epoca il nostro Paese), da due anni l’attuale maggioranza sta apportando riduzioni devastanti ai capitoli previsti per le comunità italiane all’estero. Anche quest’anno in finanziaria verranno a mancare 30 milioni di euro. Tagli così pesanti ci inducono a pensare che sarebbe semmai necessaria una maggiore presenza al fianco delle nostre comunità e non invece uno smantellamento della rete diplomatico consolare.”
Da qui la parlamentare del Pd ha invitato il Sottosegretario Mantica a valutare ancora seriamente la possibilità di evitare chiusure puntando su declassamenti delle sedi consolari in agenzie consolari e su accorpamenti delle sedi di Ambasciata, al fine di garantire il mantenimento dell’offerta dei servizi consolari ai cittadini.