Si al Ministero ad personam, no alle norme a favore dei disabili gravi!

Ieri si è consumata una vicenda che rende palese come questo governo e questa maggioranza siano “forti con i deboli e deboli con i forti”.
In Commissione Bilancio si sono discussi due provvedimenti che dovevano andare in aula la prossima settimana: il disegno di legge “Istituzione del Ministero della salute e incremento del numero dei sottosegretari” e quello “Norme in favore di lavoratori con familiari disabili”. Quest’ultimo era un provvedimento atteso da tempo, in considerazione delle gravi carenze di servizi prestati dallo Stato a favore delle famiglie nelle quali vi sia un componente gravemente disabile. Già il Ministro “Brunetta col rinculo” con la scusa di colpire possibili abusi aveva fortemente ridotto la possibilità di permessi. Proprio la mancanza di servizi ha sempre reso necessario ai familiari un sacrificio tremendo, che essi hanno fatto sempre con il cuore, supplendo all’intervento pubblico. Certamente siamo in presenza di lavoratori che in aggiunta al carico del loro lavoro quotidiano sono costantemente in “servizio permanente effettivo”. Considerare la loro attività lavorativa come “usurante al massimo grado” è il minimo che una nazione civile possa fare e dunque concedere ad essi il prepensionamento è solo riconoscere il loro adempimento di un servizio sociale. Tanto più che si parla di persone di almeno 53 anni, con almeno 25 anni di contributi previdenziali, di cui 18 di costanza di assistenza al familiare convivente disabile. La Commissione Lavoro, dopo lunghe discussioni, aveva licenziato un testo con il parere favorevole del governo. In Commissione Bilancio il governo ha stroncato ogni possibilità di approvazione della legge giustificandola con la mancanza di coperture finanziarie. Coperture che sono invece state subito trovate per il Disegno di legge istitutivo del Ministero della Salute. Una “marchetta” di Berlusconi, che aveva promesso al Sottosegretario Fazio la poltrona di Ministro. Un Ministero “inutile” poiché ha solo funzioni di coordinamento tecnico, tenuto conto che la “sanità” è materia devoluta alla totale competenza delle Regioni. Non cambia nulla se il “nuovo costo della politica” sia di molto inferiore alle risorse necessarie per il prepensionamento dei familiari che assistono disabili gravi. Ma è gravissimo il “principio” di un governo che con lo”Scudo fiscale” favorisce evasori, falsificatori di bilanci, corruttori e criminalità organizzata e non fa nulla per chi ha veramente bisogno.

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