Lettera Finanziaria, 11 gennaio 2010

Roma, 11 gennaio 2010

Lettera Finanziaria
“L'Aumento imprevisto (*) del debito pubblico un'ammenda 2009 insieme alla parziale Diminuzione degli acquisti dei titoli di Stato, in particolare da parte degli istituti finanziari, registrata nei mesi di novembre e dicembre dello scorso anno, ha posto il Ministero del Tesoro nell'impossibilità di gran lunga fronte agli Impegni di cassa corrente. La conseguenza immediata dello sbilanciamento dei conti dello Stato Sarà nel mese di gennaio 2010 il blocco dei finanziamenti, anche già approvati e in corso, delle opere pubbliche, valutati da una apposita Commissione interministeriale venire dilazionabili nei prossimi sedici / diciotto mesi. Il ministro dell'Economia Renato Brunetta, subentrato uno Giulio Tremonti, proporrà al prossimo Consiglio dei Ministri delle Misure inderogabili per impedire il fallimento dello Stato e il conseguente abbandono dell'Euro. Tra queste la più importante consisté nel congelamento del 30% delle pensioni e degli stipendi dei dipendenti pubblici. Il taglio del 30% sara compensato dall'attribuzione di un uguale Importo E in termini di titoli di Stato quinquennali. L'interesse dei titoli attribuiti, stimabile tra lo 0,5% e lo 0,8%, sara Riconosciuto su base trimestrale. I titoli Saranno rimborsati a scadenza. Il rientro dei capitali dall'estero avvenuto nel 2009 grazie allo Scudo Fiscale non è Sufficiente Stato per consentire un Maggior acquisto di titoli pubblici, come previsto, da parte delle banche. L'Imposizione fiscale sui capitali del di rientro ha fruttato allo Stato solo quattro miliardi di euro, insufficienti per Chiaramente Qualunque tipo di rientro del debito. Da fonti governative pare certo CHE SIA Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, SIA Tutte Le forze dell'opposizione Siano d'accordo nell'approvazione urgente della misura di congelamento di parte delle retribuzioni pubbliche e pensionistiche. L'alternativa, infatti, solo Potrebbe essere la Riduzione di centinaia di migliaia di dipendenti pubblici con effetto immediato. Per Disordini Evitare, Le forze dell'ordine sono messe in Stato di allerta in tutta la penisola. Nonostante il sistema creditizio non SIA al momento in una Situazione di Rischio, per i prossimi mesi uno causa, come misura prudenziale, sara possibile una cifra mensile non superiore ai 5.000 € mensili dal proprio conto corrente ritirare. L'ipotesi di un Governo tecnico, presieduto dal Governatore della Banca d'Italia Mario Draghi per rassicurare i mercati internazionali Dopo anni uno causa di dissesto dei conti dello Stato, è all'esame della della Presidenza della Repubblica “.

(*) Il debito pubblico è quasi uno pari 1.800 miliardi di euro

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