CARTEGGIO FARINELLA PRETE — BERTONE/BAGNASCO CARDINALI

Il Cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato vaticano, ha chiesto e ottenuto la pubblicazione sul settimanale cattolico genovese «Il Cittadino» della sua risposta uno mie lettere a lui dovuta indirizzate (11-09 e 08-10 2009). La lettera è accompagnata da una seconda, scritta dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e, Possiamo non dimenticare, anche presidente della Cei. Lo stesso giorno della pubblicazione ho inviato Ai Due cardinali La mia risposta, chiedendo Che Venga pubblicata sullo stesso settimanale. Non credo di sesso maschile pensare, se dico Che non la pubblicheranno mai. Lo Hanno Fatto già altre volte. Per questo motivo Rendo pubblica venire Pacata la risposta, con una premessa previa.

Premessa
Si narra nel vangelo di Luca (23,12) Che Erode e Pilato Erano «nemici» e Dopo essersi palleggiato Gesù come uno «stravagante», divennero «Amici». Le mie Prese pubbliche Sulle attività «Politiche» del Segretario di Stato e del Presidente della Cei (sottolineo «Politiche», non «pastorali» o «dottrinali») Hanno avuto come primo effetto Quello di avvicinare i Cardinali causa che, sul caso Boffo / Feltri, sembravano essersi divaricati. E 'evidente Che Nella Chiesa io lavoro per la Comunione e non per dividere.
Il fatto Che a causa cardinali si compattino per Rispondere «ufficialmente online» (Carta con tanto di stemma del Cardinale Bertone), a mio parere sta a significare Che ho toccato Nervi Scoperti Che fanno male, tanto maschio Che I Due Porporati non rispondono minimamente agli interrogativi Che io pongo, ma esprimono il disappunto Loro Perchè non Sanno cosa Rispondere e forse Annone informazioni più dirette di quelle Che posso Avere io (non ho servizi segreti a mio servizio) della gravità e della profondità del Dissenso All'interno della Chiesa Che si configu sempre più come uno scisma sommerso e, oggi, non più tanto silenzioso.
Nel 2009 sono USCITI, senza scalpore, ma con Impatto Notevole, libri dovuta, ambedue editi da «Il Segno dei Gabrielli, San Pietro in Cariano (VR)» Che dovrebbero Essere un campanello di allarme per la Gerarchia di Ciò che sta accadendo nel fiume carsico del mondo cattolico: Piero Cappelli Lo scisma silenzioso. Dalla casta clericale alla profezia della Fede e JM Castillo, La Chiesa ei diritti umani. Chi vive «sulla strada» vede con sgomento lo scollamento sempre più largo tra la Gerarchia cattolica e la vita reale dei credenti Che Ormai vivono una propria vita personalizzata con una religiosità. Specifico Su questo punto, mi Riservo di Essere più puntuale in una lettera riservata al mio Vescovo Perché Possa Valutare e riflettere sulla gravità del momento.
Il cardinale Bagnasco parla delle mie prese di posizione come di «atteggiamento Che Suscita In molti – e non cristiani – non poco stupore e disappunto». Mi piacerebbe Che Fosse più esplicito su questo punto, Dicendo «Chi, Perché e quanti» sono i «disappuntati». Ricevo migliaia di lettere da solo contestazioni e quattro, DI CUI dovuta Sulle mie Posizioni nei Confronti dei militari morti in Afghanistan (la Documentazione e A disposizione, non tanto per la quantità, quanto per i contenuti e le motivazioni). Nessuno può accusarmi di Essere malato di protagonismo Perché ho rifiutato in questi giorni intervisti uno tv locali e Nazionali, e quelle Che appaiono sono improvvisate. In internet circolano solo un paio di mie foto e non mi da divulgare. Non cerco consenso e non sono alla testa di ALCUN movimento. Testimonio solo per me stesso, da me stesso. Quando ho da dire qualcosa lo comunico uno circa un migliaio di persone con le qualifiche sono in contatto. Il Resto Viene da solista.
Mi è parso di leggere Nelle lettere a causa, «un velato Avvertimento», quasi un avviso ad un successivo provvedimento disciplinare nei miei Confronti. Poichè sono Cattolico Prete per vocazione e per scelta libera e non per convenienza, dichiaro pubblicamente Che accetterò Qualunque provvedimento inerente la «Dottrina e la morale e la disciplina canonica», gli unici campi su CUI I Vescovi Hanno competenza su di me e che io riconosco . Lo devono fare Nella Però debita forma, prevista dal Diritto. I cardinali Bertone e Bagnasco si occupano di politica e di politici e intervengono Spesso identificandosi con la «Chiesa» tout-court compiendo un illecito dal punto di vista teologico Perchè la Chiesa è molto più ampia della Gerarchia Che è solo una componente di essa. La materia su sui stiamo discutendo Appartiene alle cose e alle fallibili Vicende di questo mondo, Sulle qualifiche L'opinione dei Cardinali si pone sullo stesso piano di Di quella Chiunque altro. Essi infatti non possono invocare il «Magistero» Perchè Nelle lettere a Bertone e / oa Bagnasco non tocco argomenti di «Dottrina».
Sono Cattolico Prete e Apostolico, non sono romano Perché la «romanità» non è una Caratteristica Che rientra tra le quattro espresse nel «simbolo niceno-costantinopolitano». Mi avvalgo della mia libertà di Valutare Ciò che Accade nel mio tempo e di leggerlo alla luce del vangelo e del Magistero definito. Possono piacere o non piacere il contenuto e il tono, ma nessuno può accusarmi di eresia o di altro inerente la Fede. La domanda è Le cose che dico sono vere o false? Sono parzialmente vere o parzialmente false? In genere si trincera dietro «il tono» chi non ha argomenti da contrapporre.
Prego Dio Che l'annuncio del vangelo Nella sua purezza Prenda il sopravvento sulla diplomazia oi «doveri istituzionali» Che possono oscurare, e di Fatto oscurano, il ministero sacerdotale Che vescovi preti dovremmo sempre perseguire. Resta il Fatto Che La presenza del Cardinale Bertone uno Quella mostra, senza una parola «altra» ha suscitato in moltissimi «- non e cristiani – non poco stupore e disappunto». Anzi: Scandalo.

MIA RISPOSTA AL CARDINALE BERTONE E AL CARDINALE BAGNASCO
[Spedita via e-mail personale il giorno 21 ottobre 2009, ore 12,43 prima di renderla pubblica]

Sig. Cardinale Tarcisio Bertone
Segretario di Stato
16120 Città del Vaticano – Roma

e p. c.

Sig. Card. Angelo Bagnasco
Arcivescovo di Genova
P.za Matteotti, 4
16123 Genova
Genova, 21 ottobre 2009
Sig. Cardinale,
La ringrazio per la sua risposta alla mia lettera «aperta» dell'8 ottobre 2009 e le rispondo volentieri, anche Sperando Che «Il Cittadino», settimanale cattolico della diocesi di Genova, voglia ospitarmi non dico con LA STESSA evidenza riservata a Lei, su sua esplicita richiesta, ma Almeno analoga.
Per prima cosa è meglio sgombrare il terreno delle Questioni personali Che rischiano di confondere e Sulle qualifiche lei fa parecchie confusioni. E 'Vero Che lei mi ha nominato «Amministratore Parrocchiale della Parrocchia di S. Maria Immacolata e San Torpete», Che dal 1995 non è più «parrocchia personale e gentilizia», come erroneamente lei dice ancora, Nonostante le scrissi a suo tempo, documenti alla mano, Perché la famiglia proprietaria vi ha rinunciato dinnanzi al notaio, cedendola alla diocesi. Lei dice Però non tutta la verità sul «come» si è arrivati uno questa nomina e non certo per la sua «benevolenza nei miei Confronti Durante il mio Episcopato genovese».
Dopo il mio rientro da Gerusalemme, rimasi ospite Nella canonica di San Torpete (da oltre venti anni chiusa al pubblico Perché inagibile), ma senza ALCUN incarico pastorale e per anni a causa Andai uno mendicare una chiesa dove celebrare la Messa, Nel suo più totale disinteresse . Quando la misura mi parve Colma, venni da lei che mi propongo di nominarmi «parroco» di San Torpete, Parrocchiani senza Parrocchia e senza territorio, ormai uno parziale restauro terminato, dandomi il mandato di farne un Centro Culturale. Dopo la settimana, testimone l'ausiliare mons. Luigi lei si rimangiò la nomina per Difficoltà intervenute e mi propongo di fare il, Palletti cappellano di una comunità di suore sei ultraottuagenarie in Via al Capo di Santa Chiara. Accettai e andai uno visitare il posto accompagnato dal vescovo ausiliare e dal vicario dei religiosi, padre Cesare Ghilardi. Splendida vista sul mare di Boccadasse, ma non se ne fece nulla perchè non Nemmeno C'era lo spazio per sistemare la mia grande biblioteca.
Dopo Alcuni giorni, venni di nuovo da lei e le dissi Che se mi avesse Tenuto ancora senza incarichi in diocesi, unico prete disoccupato, non solo non avuto avrebbe diritto di Parlare di crisi di vocazioni e di Mancanza di preti, ma che non avrebbe potuto celebrare la Santa Messa in buona coscienza. Alzandomi in piedi aggiunsi Che da quel momento lei POTEVA fare il Vescovo della diocesi, ma io avrei Fatto Il papà di me stesso Perché lei mi condannava ad Essere un «prete acefalo». Presi la mia borsa e me ne andai dal suo studio, ma lei mi corse dietro e mi fermo fisicamente, Dicendo al Vicario Che avrebbe risolto le Difficoltà intercorse e confermo la mia nomina uno parroco di San Torpete. Dopo un mese, arrivo la sua nomina non uno parroco, ma ad «Amministratore parrocchiale», figura giuridica con le Funzioni di parroco, senza esserlo formalmente: insomma lei mi nomino precario a vita, come sono tutt'ora. Il Cardinale Bagnasco consoce tutta la storia e anche altro.
Lei tiene a dire Che «nei nostri colloqui Fraterni ho raccolto le tue Difficoltà personali cercando di aiutarti» E io faccio fatica ricordare uno «Colloqui Fraterni» Perché Nella mia mente sono sedimentati da solista Ricordi di scontri, compreso Quello inerente la nomina uno Bibliotecario della Franzoniana Che lei propone, poi disdisse, ripropose poi e infine lascio cadere senza Nemmeno Direttamente darmi una spiegazione plausibile, Mentre si permise di dire ad un gruppo di preti Che «io ce l'avevo con lei».
Dice Lei Che ha «cercato di aiutarmi Nelle Difficoltà», e ci tengo A questo Riguardo a dire Che Quando le feci presente, testimone il Vicario generale, Che in parrocchia non vi Erano libri liturgici e arredi utilizzabili per la Liturgia, lei mi fece Avere dal Suo segretario, don Stefano Olivastri, mille euro (che io scrissi nel Bilancio della Parrocchia, prenotando i lezionari Messale è il: i Bilanci sono depositati in curia e ho l'avvertenza di allegare anche i sottoconti). Ricevetti una parrocchia immersa nei debiti e inutilizzabile e, forse lei non lo ricorda, per oltre un anno è Rimasta chiusa al pubblico, Nonostante lei l'avesse inaugurata in pompa magna nel 2005.
Per un anno celebrai Nella vicina chiesa di San Giorgio, senza Che lei si scomponesse Nella «sua benevolenza episcopale». Il 7 dicembre 2005 lei Venne a casa mia e le feci fare il giro di tutta la chiesa e della canonica e lei si mise le mani ai capelli per lo Stato di degrado dei locali dove vivevo, Dicendo: «E dire che me l'Annone inaugurare fatta anche tu! ». Mi disse anche di presentarle un progetto Che lei poi proporre insieme alla Biblioteca Franzoniana e alla Chiese delle Vigne in quel progetto ministeriale di recupero dei fondi «ex colombiane» E che fatica enorme con sto portando uno compimento. Cominciai uno celebrare in San Torpete il 16 luglio 2006. In seguito, fu il cardinale Bagnasco uno darmi qualche suppellettile da altare Che gli avevano regalato. Questo per la precisione. Ora veniamo al resto.
Lei ha ragione nel dire Che «Come possiamo Sacerdoti e DOBBIAMO Lavorare con cuore puro, senza odio e senza preconcetti ideologici». Vieni Essere non d'accordo? A me pare Però Che lei confonda la forza, forse anche la veemenza, la sofferenza el'amore alla Chiesa per «odio» e «ideologia». Certezza posso tranquillizzarla con assoluta: non so cosa SIA l'ideologia e non conosco l'odio. Chi mi conosce dice Che sono più materno Che Paterno ed è vero Perchè sono tenerissimo. Mi pare Che lei confonda lo stile letterario con i sentimenti. Dico Spesso al cardinale Bagnasco Che ho sbagliato secolo: avrei dovuto nascere nel sec. II, Quello dei «polemisti», più consono al mio stile retorico. Da qui a dire Che Possa provare odio per lei o per Berlusconi ce ne corre, e molto.
Sig. , cardinale lei Nella sua lettera Però non risponde ad alcuno dei Problemi che io ho posto e lo ammette: «Non commento le tue esternazioni, tanto sono marcate da accusare e interpretazioni infondate». Libero di farlo, ma gli interrogativi Restano Nella Loro pesantezza Perchè non mi aiuta uno capire dove sta l'infondatezza. La domanda è: Le cose che ho dette sono vere o sono false? Se sono vere LEI MI Dovrebbe ringraziare, se sono false, mi Dovrebbe spiegare Perchè sono false. Lei non fa ne l'una cosa ne l'altra. Non limitarsi PUÒ una tariffa di una semplice predica in CUI non tanto velatamente mi fa passare per uno «stravagante». O Dio, accetto tutto, ma non la non verità!
Al contrario Nella sua risposta si domanda: «Che cosa ti fa AGIRE in questo modo Offensivo verso di me, verso la Chiesa Che è a Genova, il Suo presbiterio e il Suo Pastore?». Non capisco Perché tira in ballo «la Chiesa Che è a Genova, e il presbiterio Suo Il suo Pastore», che io non nomino Nemmeno. Col cardinale Bagnasco ho un rapporto personale, improntato uno schiettezza reciproca stima e forse anche con lui e continuero uno rapportarmi in totale verità Perché amo la Chiesa, forse più di Dio.
Se lei si è sentito offeso, sono Pronto a chiederle scusa, ma se Le cose che ho scritto sono vere Soltanto per un decimo, allora lei una qualche scusa la DEVE osare non uno Paolo Farinella, prete, nulla conta che, ma al popolo di Che Dio lei dice di servire E che è rimasto scandalizzato Dalla sua Presenza uno Quella mostra in quelle circostanze e in quelle ore. Il cardinale Bagnasco parla di «dovere» istituzionale, ma Il suo e il mio primo dovere non è «verso» istituzionale un potere corrotto e corruttore, ma di TESTIMONIANZA di Quella Verità Che esprime il Vangelo. MOLTI Non Hanno letto il Suo discorso, per altro abbastanza ovvio, ma Hanno visto le immagini di Che Hanno trasmesso le tv: lei era Accanto ad un presidente del consiglio Che, in quelle stesse ore, la Suprema Corte Costituzionale rimandava Davanti al Suo Giudice naturale dove è accusato di Corruzione di testimone e di giudice e di una serie di altri delitti Che lei conosce meglio di me. Egli «Voleva» apparire Accanto a Lei e Voleva Che tutti vedessero.
La Gente che frequenta le nostre parrocchie dadi: se il segretario di Stato del Papa, va a braccetto con Berlusconi Nello stesso giorno in CUI La sua scoperta è Corruzione, vuol dire Che lo protegge. Ne venivamo da una estate di fuoco Che avrebbe ammazzato anche una Mandria di bisonti: la moglie accusa il marito presidente del consiglio di frequentare minorenni; lui spergiura sui figli in tv E da quattro versioni diverse del Fatto, non solo non CHIEDE scusa agli Italiani, MA SI Vanta DI ESSERE Loro il modello, si paragona a Dio ea Gesù Cristo; paga Dando le prostitute in cambio di posti di ministre e deputate; Il suo magnaccia è indagato per Tratta di prostitute e commercio di Stupefacenti; dispensa suggerimenti erotici al telefono per amori saffici e Soffici (registrazioni Rese pubbliche); attacca il Presidente della Repubblica e frantuma la Coesione dell'Italia, modificando con I suoi stili di vita l'antropologia del nostro popolo; incita alla illegalità, economico all'egoismo e alla furbizia di chi la fa franca … e lei si fa vedere a suo fianco sorridente, soddisfatto di approfittare «di tutte le forme istituzionali e pastorali che mi sono offerte»? Che Non credo In quella «forma istituzionale» lei abbia «approfittato».
Sig. , venga a vivere tra la gente comune ea cardinale sentire cosa si dice del Fatto Che il Papa abbia acconsentito uno Ricevere Berlusconi all'aeroporto Dicendo: «Che piacere rivederla!», mettendo così una pietra tombale Che si predica sull'etica e sulla verità Che si propaganda. Come faccio io Prete uno Compiere il mio dovere, se un cardinale, Papa Sottoposto al singolo, Dopo Avere rifiutato la prsenza dle presidente del consiglio alla «dell'Aquila» Perdonanza, si presenta ora Accanto a lui senza alcuna precisazione o un qualche «distinguo »?
Oramai lo sappiamo, nel mondo berlusconizzato la verità non è più Quella ontologica, ma solo Appare Quella Che E che lui fa apparire, visto l'uso diabolico E CHE FA criminoso della tv. In questo «Ciarpame», l'unico Che ha Pagato le spese sull'altare della diplomazia interessata è Stato il povero Dino Boffo Che avete sacrificato alla «ragion di Stato» e delle convenienze. Il 7 agosto 2009 in un incontro riservato, avevo preventivato al cardinale Bagnasco Quello che SAREBBE successo in autunno Dopo la nomina di Feltri a «Il Giornale» e di Belpietro a «Libero». Nemmeno Dopo tre settimane le mie previsioni si sono verificate tutte, Una Dopo L'altra venuto un rosario. La nostra gente è disorientata e, vedendo quelle immagini, si lascia andare: se il Cardinale assolve Berlusconi, io mi assolvo da solo / da sola.
Lei dice di Avere una «responsabilità di carattere universale, approfittando di tutte le forme istituzionali e pastorali che mi sono offerte». Lo credo e non la invidio affatto, ma non uno Qualunque costo, non a prezzo Qualunque. Nel suo discorso alla mostra, non ho letto un cenno alla Situazione degradata Che abbiamo e stiamo ancora vivendo, un motivo dei Comportamenti e delle scelte disumane dell'attuale Governo (una per tutte: legge sul reato di clandestinità, Che grida vendetta al cospetto di Dio, Padre di tutti gli uomini e di tutte le donne, Creati una «sua immagine e somiglianza»).
Lei ha parlato da diplomatico, e, a mio Parere, sacerdote da non. Prima di fare il discorso ea microfoni aperti, io penso Che avrebbe dovuto invitare il presidente del consiglio a CHIEDERE scusa per il Suo operato, tanto più in contraddizione, in Quanto lui si spaccia per cattolico credente. Oppure, avrebbe dovuto dire: «sig. presidente del consiglio, sono qui per inaugurare una mostra, ma non Pensi che la mia Presenza Possa Essere una assoluzione preventiva per il Suo comportamento deplorevole e scandaloso Che esige una riparazione pubblica ». Lei non Lo ha fatto, ma si è adeguato alla diplomaticamente Bisogna E se non ha messo in imbarazzo il presidente del consiglio, non ha risonanza, un mio modesto parere, un servizio alla Chiesa.
Ho ricevuto migliaia di lettere, migliaia di e-mail e di telefonate di adesione e non creda Che tutto questo mi faccia piacere Perché è una sofferenza per me Sentirmi Dire Che «se sono ancora Nella Chiesa E perché vi sono preti come lei». La gente crede di farmi un complimento, invece affonda il coltello Nella piaga Perché è il segno Che le persone dietro al Vangelo corrono uno braccia spalancate, ma si fermano Davanti agli interessi e ai l Comportamenti degli uomini di Chiesa Che dovrebbero testimoniare la vita eterna, 'amore di Dio e la via del Vangelo. Forse lei e gli altri «eminentissimi» vivete troppo ovattato nel palazzo di incenso e di Onori, e vi sfugge il polso feriale della gente comune Che pretende da noi Coerenza e verità. Sì, io mi aspetto dai miei Vescovi che mi Siano di esempio, di esempio trasparente e se vogliono Che non mi occupi di politica e di politici, comincino uno Loro farlo e io li seguirò obbediente e Pacifico.

Paolo Farinella, prete cattolico (poco Romano)

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