“ Il fututo PD, andra’ piu’ verso Franceschini o Marino?”
Hanno votato solo i ricchi? Apprendiamo che alle primarie che hanno visto Bersani “osannato” alla direzione del PD ancora prima dei risultati finali (35% dei seggi scrutinati) mancavano i giovani e probabilmente molti hanno votato piu’ di una volta, semplici simpatizzanti e forse anche con degli infiltrati del PDL, per scegliere un candidato da battere piu’ facilmente. Un giovane precario, un disoccupato, un pensionato con una misera pensione ragionevolmente, avrebbe speso i due euro per comprarsi un kilo di pane. Il rischio che si corre sempre con le primarie e’ quello che all’interno del partito si vengono a creare voci contrastanti, mettendo in bilico l’egemonia del segretario. Le primarie vanno bene in America ma non in un Paese fatto di furbetti e simm’e’ napuli paisa’, (facendo le mie dovute scuse agli amici napoletani); costono soldi e potrebbero verificarsi contro producenti, resta di fatto che durante le elezioni, non v’e’ in vigore nessun metodo di garanzia per brogli e anomalie, servono solo a finanziare (in questo caso unico in Europa) ulteriolmente i partiti con denaro pubblico. Le elezioni del segretario e dirigenti, regionali di un partito e’ un fattore interno al congresso, voto unico e segreto senza ballottaggi. Bersani alla sua prima uscita pone l’accento: ” faro’ il segretario a modo mio con un’opposizione alternativa”, la domanda e’, quando in quest’alternativa programmatica di Bersani ci sara’ di Franceschini e Marino?” Ossia il fututo PD, andra’ piu’ verso Franceschini o Marino? Forse tutti dimentichiamo che in questo terzo millennio le ideologie, le egemonie, populismi e protagonismi, sono sostituiti da programmi alternativi convincenti, pragmatici e coesi, il popolo e’ stanco gli ismi da qualsiasi tentenza essi provengono. Bersani non ha ereditato un partito ma una bella patata bolente in vista delle prossime elezioni regionali. Non vorremmo poi fare apparire un “bluff tutto all’italiana” come metodo democratico da esportare anche all’estero e ad altri partiti.
