ELEZIONE A PRESIDENTE DELL’ EIM DI MASSIMO ROMAGNOLI (pdl) …( come mettere un macellaio a capo reparto di Chirurgia al Fate Bene Fratelli)

“Un Governo che non ascolta ma preferisce essere ascoltato, l’amico e confratello Filippo Virone dal Belgio si sente imbarazzato di quest’ennesima “poltrona ad personam” assegnata a Massimo Romagnoli. Non sono qui a minimizzare o criticare le sue facolta’ “qualificative e quantitative” del ex-parlamentare del PDL e non vorrei commentare oltre di quanto gia’ non abbia fatto, una cosa sento il dovere di aggiungere: “Il male assoluto della Prima e Seconda Repubblica e’ stato il clientelismo politico, un cancro che nemmeno il grande Berlusconi riesce ad estirpare. Lascio a voi…tirare le somme

Senato della Repubblica

Legislatura 16 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-00940
Atto n. 3-00940

Pubblicato il 22 settembre 2009
Seduta n. 255

RUSCONI , GARAVAGLIA Mariapia , CERUTI , FRANCO Vittoria , MARCUCCI , SERAFINI Anna Maria , VITA – Ai Ministri per i rapporti con le Regioni e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. –

Premesso che:

il Consiglio dei ministri del 3 settembre 2009 ha deliberato, su proposta del Ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, l'avvio della procedura per la nomina dell'onorevole Massimo Romagnoli a Presidente dell’Ente italiano della montagna (EIM);

nonostante la nomina di un nuovo Presidente dell'EIM sia certamente essenziale per il superamento della situazione “patologica” in cui si trova l’Ente, dopo più di un anno e mezzo di commissariamento, non si può non rilevare ad opinione degli interroganti l’assoluta estraneità della persona designata da ogni contesto che faccia riferimento alla montagna;

a giudizio degli interroganti logica conseguenza del lavoro di “ristrutturazione” e rilancio dell’Ente, sarebbe stata la designazione di una persona che non solo avesse i requisiti previsti dallo statuto dell’Ente per esserne il Presidente, ma che rappresentasse, al contempo, un riconoscimento della centralità dell’Ente per le politiche che il Governo intende perseguire nell’ambito della ricerca per le montagne italiane;

la nomina dell'onorevole Massino Romagnoli, eletto nella XV legislatura nella circoscrizione Europa, a nuovo Presidente dell’EIM viola, inoltre, in modo palese lo statuto dell’Ente (di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 20 marzo 2008, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 maggio 2008) che all'articolo 5, comma 1, prevede che il Presidente sia scelto “tra esperti delle discipline giuridiche e della realtà socio-economica dei territori montani, in possesso di alta, riconosciuta e documentata professionalità.”;

ad opinione degli interroganti la designazione effettuata dal Ministro competente risponde ad esigenze diverse da quelle dell’interesse per la montagna, anzi ad opinione degli interroganti in questo caso il Governo dimostra, con il suo comportamento, un palese disinteresse per le politiche e le necessità delle montagna italiana, che si sono ulteriormente aggravate, considerata inoltre la situazione di crisi in cui versa l’intero Paese;

premesso inoltre che:

l’Ente italiano della montagna è un ente pubblico di ricerca, sottoposto alla vigilanza della Presidenza del Consiglio dei ministri, finalizzato al supporto delle politiche e allo sviluppo socio-economico e culturale dei territori montani;

l’EIM, istituito con la legge 27 dicembre 27 dicembre 2006, n. 296, (legge finanziaria per il 2007), ha raccolto l’eredità dell’Istituto nazionale della montagna (IMONT), contestualmente soppresso dalla medesima legge finanziaria. In base al nuovo assetto statutario, l’EIM, pur raccogliendo l’eredità di conoscenze e di esperienze già maturate nella precedente configurazione istituzionale, si presenta come una struttura dal carattere fortemente innovativo, uno strumento di ricerca al servizio dello sviluppo e della valorizzazione dei territori montani, in linea con le esigenze espresse dai maggiori rappresentanti economici, sociali e istituzionali del mondo della montagna italiana;

in particolare i pilastri su cui poggia la nuova azione dell’Ente sono essenzialmente tre:

a) l’attività di supporto alle amministrazioni pubbliche per il governo e la gestione delle aree montane;

b) la valorizzazione e la diffusione della cultura e delle conoscenze sulla montagna;

c) l’approccio trasversale e multidisciplinare per lo studio dei fenomeni e delle variabili che caratterizzano, contraddistinguono e minacciano i territori montani;

l’articolazione scientifica di tali pilastri offre l’opportunità di definire sia un nuovo modello di ricerca per la montagna, sia moderni e innovativi strumenti per il suo sviluppo socio-economico. Infatti, oltre a recepire le indicazioni strategiche degli attori istituzionali, l’EIM si pone come interprete delle esigenze espresse ed inevase dal mondo della montagna nei seguenti campi:

– i nuovi modelli economici e sociali per lo sviluppo sostenibile delle aree montane;

– l’accessibilità dei territori montani in termini di infrastrutture fisiche e telematiche;

– la valorizzazione delle risorse naturali, ambientali, storiche e culturali, inserite in un modello complessivo di gestione e tutela delle aree montane;

– la promozione e il rafforzamento delle identità locali nello scenario della globalizzazione;

– l’elaborazione di politiche in grado di creare condizioni di pari opportunità economiche e sociali tra montagna e pianura;

– il miglioramento dei servizi e il rafforzamento delle istituzioni locali e delle varie forme di aggregazione e partecipazione;

– la ricerca in ambito montano e per la montagna con particolare riferimento a tutti quei modelli di sviluppo che possono migliorarne le condizioni di vita;

si tratta di tematiche sulle quali le amministrazioni pubbliche sono chiamate sempre più a confrontarsi per venire incontro alle crescenti aspettative dei cittadini e delle imprese che vivono e operano nei territori montani;

nonostante la grave situazione di incertezza finanziaria – ancora persistente in quanto non vi è nessuna previsione di finanziamento per il 2010 – determinatasi a causa del mancato trasferimento delle risorse spettanti all’Ente e necessarie a garantire il funzionamento e il lavoro dello stesso negli esercizi finanziari 2007 e 2008, l’Ente è riuscito, utilizzando al meglio le risorse disponibili, a garantire, nei limiti del possibile, una continuità nelle attività di ricerca ed incrementare l’attività propositiva dell’Ente nel supportare le istituzioni nei processi decisionali sui delicati temi della governance della montagna e dell’applicazione del federalismo fiscale;

l’assenza del trasferimento delle risorse e la conseguente necessità di ottimizzare le risorse pubbliche disponibili, unitamente all’esigenza di promuovere un nuovo assetto statutario, ha comportato che si procedesse ad una riduzione dei componenti degli organi istituzionali, prevedendo degli specifici requisiti, in termini di competenza, esperienza e professionalità, per la nomina dei componenti al fine di permettere all’Ente di perseguire appieno gli scopi istituzionali. Nello specifico: il consiglio direttivo dell’EIM dovrà essere composto da 3 membri, compreso il Presidente; il Comitato Scientifico dovrà essere composto da 3 membri, così come il Collegio dei Revisori dei Conti. Se da un lato tale riduzione consente di generare un sostanziale risparmio finanziario, dall’altro diviene indispensabile, al fine di evitare di rendere vani gli sforzi compiuti di rivitalizzazione dell’Ente, ed induce a valutare con attenzione i profili professionali che avranno l’onere e l’onore di promuovere l’attività istituzionale e di ricerca dell’EIM;

per questi motivi, come già ricordato, lo statuto dell’Ente specifica in modo inequivocabile, all'articolo 5, comma 1, che il Presidente venga scelto “tra esperti delle discipline giuridiche e della realtà socio-economica dei territori montani, in possesso di alta, riconosciuta e documentata professionalità”;

da quanto si è potuto reperire circa le competenze e l’esperienza dell'onorevole Massimo Romagnoli, in tema di ricerca scientifica e applicata e specificamente nei settori di interesse dell’EIM, emerge che il medesimo non possiede nessuno dei requisiti definiti nello statuto: non solo non possiede né una laurea né una qualsiasi certificata specializzazione, ma non ha alcuna esperienza nel campo della ricerca e della montagna, tanto meno nella promozione del suo sviluppo socio-economico;

l'onorevole Massimo Romagnoli si è prevalentemente occupato di iniziative a favore degli italiani all'estero e degli scambi economici, commerciali e culturali fra l'Italia e la Grecia, dove risiede,

si chiede di sapere:

quali siano i motivi che hanno portato alla designazione dell'onorevole Massimo Romagnoli quale nuovo Presidente dell’Ente italiano della montagna;

se i Ministri in indirizzo non ritengano opportuno e doveroso, al fine di non rendere vani gli sforzi compiuti durante il periodo di commissariamento ed affinché l’Ente possa esprimere appieno le sue potenzialità, proporre come Presidente dell'EIM una persona competente, idonea a svolgere questo delicato incarico, in possesso quantomeno dei requisiti di cui all’articolo 5 dello statuto dell’Ente, al fine di rendere possibile una reale politica per la ricerca in montagna.

Per Par Condicio

ENTE ITALIANO DELLA MONTAGNA ELETTO PRESIDENTE MASSIMO ROMAGNOLI (PDL)

(IRIS) – ROMA, 21 OTT – Dopo un iter decisionale durato più di un anno, a capo dell’Ente Italiano della Montagna è stato posto l’ex deputato di Forza Italia, nonché presidente del Movimento Della Libertà in Europa, Massimo Romagnoli.

A seguito della nomina, avvenuta ieri 21 ottobre, dopo la votazione in senato “con una maggioranza del 40%”, Romagnoli a colloquio con Italia Chiama Italia, ha commentato il nuovo incarico, senza “nascondere innanzitutto l’emozione” e la “soddisfazione”. “E’stata una vittoria di squadra – ha sottolineato Romagnoli – in quanto c’è stata una forte coesione della nostra squadra del PDL e della Lega”.

E anche se all’inizio ci sono state delle polemiche per le origini siciliane, e quindi per la poca esperienza e dimestichezza con le montagne dell’onorevole eletto nella precedente legislatura, per ‘rassicurare’ tutti il presidente del MDL ha ricordato anche di essere un imprenditore: “Mi considero come il presidente: un imprenditore prestato alla politica – ha detto Romagnoli – per cui dirigere un ente mi viene più semplice che far politica”.

Parlando dei connazionali all’estero e del rilancio del PDL nel mondo, dopo avere espresso grande stima nei confronti del coordinatore Di Biagio, il pidiellino ha chiarito che “il MDL è sempre una costola politica del PDL e come ho sempre detto è a disposizione del coordinatore e del PDL e sarà fedele in tutto e per tutto. Noi ci muoveremo per il tesseramento a favore del PDL”.

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