“L’attacco di D’Antoni a Beppe Lumia, oltre che essere totalmente ingeneroso sul piano personale, poiché colpisce una persona che ha messo in gioco tutta la propria vita per una battaglia di legalità e sviluppo, è politicamente scorretto”. Lo dichiara l’europarlamentare del Partito Democratico Rosario Crocetta, commentando le parole di Sergio D’Antoni, che ha duramente attaccato il candidato alla segreteria del pd siciliano, Giuseppe Lumia. “Se D’Antoni guarda al versante del cattolicesimo popolare, – continua Crocetta – Aldisio (DC), quand’era alto commissario per la Sicilia, fece promulgare lo Statuto autonomista siciliano e guardando al movimento democratico di sinistra, uomini come Li Causi, Macaluso, Occhetto e Pio La Torre, da punti di vista diversi, sostennero sempre la battaglia per la difesa dell’autonomia siciliana. La questione vera è che negli ultimi ann i i partiti che hanno dato origine al Partito Democratico, non solo hanno rimosso questo tema, lasciandolo cavalcare dalle destre e determinando la sistematica sconfitta del centro sinistra, ma hanno coltivato un’idea del partito formata da gruppi dirigenti completamente staccati dalla base e dalle realtà sociali, e più che pensare all’elaborazione di una linea politica siciliana nel quadro della vicenda italiana ed europea, hanno ritenuto di rappresentare, ognuno, qualche referente nazionale in cambio di qualche posto nelle teste di lista in elezioni antidemocratiche senza preferenza. Il partito che noi immaginiamo con “Prima di tutto la Sicilia”, è un partito moderno che si articola in modo capillare e democratico nella società, mette al centro una Sicilia che per anni è stata devastata dalla mala politica e dal malaffare e rilancia un progetto di innovazione e sviluppo che guarda all’Europa e alle esperienze pi&ugrav e; innovative, nazionali ed internazionali. Sarebbe l’ora di finirla con insinuanti polemiche, trattando i competitori per il congresso dello stesso partito perlomeno con lo stesso fair play che normalmente si deve persino agli avversari politici. Mi dispiace sinceramente – conclude l’eurodeputato del Pd – che D’Antoni, uomo notoriamente moderato, abbia avuto una caduta di stile così tremenda”.