L’on. Franco Narducci (UNAIE) presenta una risoluzione in Commissione esteri per celebrare il 150esimo dell’unità  d’Italia anche tra le comunità  italiane all’estero

L’on. Franco Narducci, presidente dell’Unaie (Unione nazionale associazioni di immigrazione ed emigrazione), ha presentato in III Commissione, Affari esteri, in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, una risoluzione che impegna il governo ad agire “affinché la rete consolare e degli istituti italiani di cultura, in collaborazione con gli organismi di rappresentanza e dell’associazionismo italiano operanti all’estero e in Italia a livello regionale, programmi ed effettui una serie di almeno otto eventi celebrativi a carattere storico-culturale – specificatamente due in America Latina, due nel Nord America, uno in Australia, uno in Africa e due in Europa – diretti a rafforzare le radici del concetto di italianità nel mondo, nell’ambito delle iniziative per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità”.

Narducci ha ritenuto doveroso richiamare l’attenzione sul ruolo delle comunità all’estero nel percorso di costruzione dell’unità nazionale per il “contributo che hanno dato… in ogni parte del mondo alla costruzione, allo sviluppo economico e all’affermazione della nostra Nazione nel mondo”.

Atto Camera
RISOLUZIONE IN COMMISSIONE

presentata da

NARDUCCI, MARAN, FEDI

lunedì 12 ottobre 2009

La III Commissione,

premesso che:

“L'unità d'Italia, l'indipendenza e la libertà sono conquiste straordinarie che vanno difese ogni giorno”, come ebbe a dire il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, celebrando al Quirinale il 4 Novembre, anniversario della vittoria, giorno dell'unità nazionale e festa delle Forze Armate. “Queste conquiste straordinarie – aggiunse Ciampi – vanno difese come capacità di cooperare per il bene comune, come desiderio di provare, anche individualmente, la gioia di fare qualcosa per il bene dell'Italia, per il suo prestigio nel mondo, per il benessere della nostra comunità”;

in occasione dei festeggiamenti per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia è opportuno nonché doveroso sottolineare l’importanza del ruolo e il contributo che hanno dato le comunità italiane emigrate in ogni parte del mondo alla costruzione, allo sviluppo economico e all’affermazione della nostra Nazione nel mondo. Un ruolo evidenziato ancora una volta dal Presidente Ciampi nel discorso tenuto alla II Conferenza Stato-Regioni-Province autonome-CGIE: “I nostri connazionali sono un ponte prezioso con culture diverse, mantenendo intatti i valori e i tratti distintivi dell'italianità: gli affetti familiari, l'amore per la terra, la dignità nel lavoro, una profonda umanità, la tenacia, l'ingegnosità. Condividono con gli italiani in Patria la consapevolezza di essere parte di un'unica Grande Nazione, indipendentemente dai confini geografici”;

le comunità emigrate, ancor prima della proclamazione dell'Unità d'Italia, hanno vissuto la propria condizione sociale e umana con un forte senso di appartenenza ad una identità ancorata nei valori culturali della madrepatria. Lo comprovano le numerose società di mutuo soccorso nate nei Paesi di emigrazione, in particolare dell’America Latina, nonché le scuole e gli ospedali italiani costruiti ovunque. La posa delle prima pietra dell’Ospedale italiano di Buenos Aires, ad esempio, risale al 1854, ancor prima della proclamazione dell’indipendenza dell’Italia;

la storia dell’emigrazione italiana nel mondo è costellata di innumerevoli tragedie legate alle traversate oceaniche e ai drammi dei caduti sul lavoro. Luoghi come Marcinelle, Monongah e Mattmark hanno segnato per sempre la mappa dei luoghi dove si è consumato il sacrificio della vita di tanti cittadini italiani. La giornata del sacrificio italiano nel mondo, che si celebra l'8 agosto, riassume gli sforzi e la fatica che i nostri connazionali emigrati dovettero affrontare lontano dall'Italia, in condizioni difficili e mettendo a rischio la propria vita per il benessere dell’Italia;

in questo viaggio nella memoria per far vivere le radici del futuro in occasione del 150° anniversario dell’unità d’Italia, dobbiamo sentirci legati e presenti nei luoghi stessi che hanno segnato la coscienza collettiva dei milioni d’italiani emigrati, affinché quanti hanno vissuto l’esperienza migratoria e i loro discendenti percepiscano in modo ancor più evidente, attraverso momenti istituzionali di affettuosa vicinanza, il loro legame con l’Italia;

impegna il Governo

Affinché la rete consolare e degli istituti italiani di cultura, in collaborazione con gli organismi di rappresentanza e dell’associazionismo italiano operanti all’estero e in Italia a livello regionale, programmi ed effettui una serie di almeno otto eventi celebrativi a carattere storico-culturale – specificatamente due in America Latina, due nel Nord America, uno in Australia, uno in Africa e due in Europa – diretti a rafforzare le radici del concetto di italianità nel mondo, nell’ambito delle iniziative per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità.

On. Franco Narducci

On. Alessandro Maran

On. Marco Fedi

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