Parlare di questa cosa è difficile se non si vuole assolutamente cadere nel volgare. Capire che quella cosa che noi donne abbiamo stretta tra gli inguini è una meta assoluta, significa comprendere la potenza trainante che investe il costume e la società.
Personalmente, conscia di questa forza, affronto il mondo maschile (ma anche quello femminile) con disinvoltura. Noi donne siamo diverse dagli uomini perché abituate ai liquami del nostro corpo con cui siamo costrette a fare i conti tutta la vita. Ciò ci permette di essere più spregiudicate e ciniche. Se si tratta di fare un “favore” ad un uomo, siamo disposte e propense con minore difficoltà ma con fervore e trasporto di un uomo specie se è una strada per raggiungere un risultato. Cosa si vuole che sia? Un uomo vale l’altro. Siamo inseguite, attese, ammirate, annusate e pregate da un mondo maschile schiavo e bavoso. Ecco perché esistono donne disposte ad elargire quel segreto mostrando sempre più sfacciatamente le sue diramazioni in abiti scosciati. Tra le nostre gambe, dunque, c’è una soluzione, un piattino, una leccornia, una chiave che apre molte porte e risolve parecchi problemi. Avere questa consapevolezza abbatte inibizioni e pregiudizi. Aiuta.