Italiani all’estero, Il PdL Francia: Vergognose manifestazioni a Parigi contro Berlusconi

Sabato pomeriggio a Parigi, in Place d’Italia, alcuni esponenti della comunità italiana di sinistra, con l’appoggio dell’esponenete socialista Jerome Coumet, hanno organizzato un girotondo ed una manifestazione contro il governo Berlusconi, per «la liberà di stampa» e contro «le ronde xenofobe e razziste».

La manifestazione era organizzata dalla rivista «Focus».

Come membri della comunità italiana, che si riconoscono nel Pdl, esprimiamo vivo stupore e preoccupazione per quest’ennesima manifestazione contro il governo del Presidente Berlusconi, democraticamente eletto dal popolo italiano, che ha come solo risultato quello di screditare il nostro Paese agli occhi dell’opinione pubblica internazionale.

La sinistra perde il pelo ed i consensi ma non il vizio.

La storia della sinistra italiana in Francia é piena di episodi di manifestazioni di intolleranza contro Berlusconi.

Il 22 marzo del 2002, Vittorio Sgarbi fu cacciato dal salone del libro di Parigi da una manifestazione guidata dall’allora ministra socialista Catherine Tasca. Sgarbi veniva in Francia ad inaugurare la prestigiosa manifestazione che quell’anno vedeva l’Italia come protagonista, in qualità di membro del governo. Si tratto’ di un grave atto istituzionale ma né l’allora Presidente Chirac, né il capo del governo Lionel Jospin, ritennero opportuno stigmatizzare l’increscioso episodio.

Cosa grave che quella manifestazione era guidata dalla sinistra italiana residente in Francia.

Il clima politico é poi cambiato in Francia. La «gauche caviar» fu relegata all’opposizione e nel 2007, l’arrivo all’Eliseo di Nicolas Sarkozy segno’ un’inversione di tendenza rispetto agli anni grigi di Chirac.

Qualche mese fa ci penso’ il sindaco di Parigi Bertrand Delanoe a rilanciare l’anti-italianità, con farneticanti dichiarazioni contro il sindaco di Roma Alemanno alla presenza, vedi caso, dell’impareggiabile Franceschini.

Ma questa volta il governo francese prese le distanze ed il Quai d’Orsay, guidato dal «socialista» Kouchner, condanno’ senza mezzi termini le affermazioni di Delanoe.

Il caso fini’ pure in Parlamento.

Nel frattempo la comunità italiana in Francia che ancora nel 2006 era al 70% schierata a sinistra, comincio’ a capire che non si poteva continuare con la demonizzazione perpetua di Berlusconi e, alle elezioni europee del 2009, per la prima volta il centro-destra ha battuto la sinistra (Pdl 29%, Pd 22%), realizzando un risultato storico, impensabile solamente tre anni fa.

Una simile batosta avrebbe dovuto generare un serio ripensamento della strategia politica e invece…. Ancora una volta insieme, il gatto e la volpe, ma azzoppati ed invecchiati.

La sinistra chiama a raccolta gli italiani in Francia per una raccolta di firme contro il governo Berlusconi. Il titolo é emblematico e degno della migliore tradizione della commedia dell’arte: «Una ronda per la libertà: contre le ronde xenofobe per la libertà». E a rendere piu’ gustosa la cosa c’é l’immancabile adesione del Partito Socialista.

Anche il PS é allo sbando: alle europee ha raggiunto il minimo storico (16%).

La guerra delle due dame, Martin Aubry e Segolene Royale, ha sfiancato e disorientato i militanti, senza contare i numerosi scandali come quello che ha investito Julien Dray.

Questo deputato socialista de l’Essonne di 53 anni, presidente dell’associazione «Sos Racisme», in prima linea contro «il fascismo, la xenofobia ed il razzismo», sarebbe stato beccato con le mani nella marmellata. Secondo l’accusa avrebbe prelevato grosse somme dalle casse dell’associazione per concedersi regali di lusso, come un orologio dal modico valore di…. 54 mila euro!

Oggi i socialisti mostrano un’assenza programmatica totale, inveiscono contro Sarkozy e gli elettori fuggono in massa…

Questa alleanza tra il catto-comunismo nostrano e il socialismo affarista francese é una vera e propria alleanza tra tromboni e trombati.

Ricordiamo anche che l’ambasciatore italiano a Parigi, Giovanni Caracciolo, cosa insolita per il suo ruolo, ha preso carta e penna ed ha indirizzato una bella lettera al quotidiano «Liberation» dal titolo eloquente «Smettete di calunniare l’Italia».

Vorremmo ricordare che noi membri della collettività italiana in Francia, che si riconosce nel centro-destra, non ci siamo mai permessi di contestare un governo della nostra Repubblica, né abbiamo mai chiesto a forze politiche francesi di unirsi a manifestazioni di questo tenore. E questo in nome del prestigio dell’Italia e delle sue istituzioni.

Notiamo con rammarico che la sinistra non ha organizzato alcuna manifestazione di protesta quando la Francia offriva riparo a persone condannate in Italia per atti di terrorismo. E cio’ ci dovrebbe far riflettere.

Andrea Verde
Carlo Erio
Carlo Alberto Brusa
Carlo Cannistrà
Angelo Pavone
Roberto Lisciandro
Teo Mansi
Pio Pirolo
Giancarlo Gallani

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