Il Trattato di Lisbona è stato approvato dall’Irlanda a seguito del risultato positivo del referendum del 3 ottobre scorso.
“Una valanga inaspettata di Sì, con il 20,5 % di irlandesi che ha cambiato opinione rispetto all'anno scorso, un consenso che raggiunge il 67,13 % porta inequivocabilmente l'Irlanda ad abbracciare l'Europa” lo ha dichiarato l'on. Franco Narducci, vicepresidente della Commisione esteri in seguito all'esito della consultazione referendaria in Irlanda.
“Non è difficile immaginare le ragioni e le pressioni dei mesi scorsi che hanno portato a ribaltare il precedente no al referendum sul nuovo trattato – ha commentato il parlamentare – la crisi economico-finanziaria ha influito molto sugli Stati membri e la necessità di trovare strategie comuni e soluzioni/misure di contrasto alla recessione hanno richiesto una maggiore coesione tra gli Stati membri. Anche l’opinione pubblica deve aver risentito della necessità/dell’utilità di beneficiare del supporto dell’Unione nella strategia di ripresa economica”.
“A distanza di quasi due anni dalla firma del Trattato di Lisbona (il 13 dicembre 2007) il processo di ratifica da parte di tutti gli Stati membri sembra avviarsi a conclusione: oltre all’Irlanda sono necessarie le ratifiche di Polonia e Repubblica Ceca, ma siamo sulla buona strada e sicuramente il messaggio che viene da Dublino imprimerà un'accelerazione positiva, una iniezione di speranza verso il futuro dell'Unione” ha commentato Narducci precisando poi che “l’entrata in vigore del nuovo Trattato avrà effetti rilevanti sulla capacità dell’Unione di presentarsi come un soggetto forte e unitario sulla scena mondiale e comporta significative novità istituzionali e sostanziali che influiscono sulla vita dei cittadini europei”.
