Caro Beppe,
tra un piagnisteo e un altro, dopo Ballarò e Matrix, è andato in onda pure sua santità dell'informazione Santoro, e su quest'ultimo mi chiedo: perchè dobbiamo difenderlo così strenuamente ed innalzarlo come parametro del livello della libertà d'informazione? Da quando Santoro è proprietario unico della verità, senza il quale esiste solo menzogna? E perche' la sua faziosità è virtuosa (indipendente), mentre quella altrui è viziosa (servile)? Certo, Santoro non è servile ad un padrone fisico, ma è un militante servile a se stesso, cioè alle sue convinzioni politiche e ideologiche, usando il servizio pubblico come amplificatore personale, dandoci a vedere solo quelle verità che confermano tali convinzioni, e questo non è ne vero giornalismo, ne' vera informazione! Così son bravi tutti, il vero giornalista deve indagare ed informare su tutti i lati della verità, anche quelli a lui sgraditi, e non mi pare Santoro lo faccia, come Travaglio che, evidenziando i rapporti confidenziali tra Tarantini e Berlusconi, si è”dimenticato”della puttano-tangentopoli del PD pugliese, e di D'Alema che pranza a fianco di Tarantini, ma diceva di non averlo mai visto! Certo, questo lo ha scritto sul sito di Grillo, ma ad Annozero si è ben guardato dal farlo! Santoro non è un martire, ma un abile stratega del vittimismo, per cui ogni critica nei suoi confronti è censura, attaccando in modo antidemocratico e intollerante (è la sua vera natura) chi osa contraddirlo, come l'Annunziata, tacciata dire fesserie e di cercare il favore di”qualcuno”, mai che lo si critichi a ragion veduta, non sia mai! Io non credo che l'informazione nelle sue mani sia più sicura che in altre, e anche dimostrando che Berlusconi sia il peggiore dei farabutti, ma se basta essere antiberlusconiani senza se e senza ma, per essere veri e liberi giornali e giornalisti, allora che cani e porci si facciano sotto, c'è ancora posto!
Patrizio Giulioni, lucmonte@infinito.it
http://www.corriere.it/solferino/severgnini/09-10-02/02.spm
