BUCCHINO: "LA NOSTRA PROPOSTA DI LEGGE PER LA RIDUZIONE DEL 70% DELLA TASSA SUI RIFIUTI A FAVORE DEGLI EMIGRATI "

La tariffa sui rifiuti solidi urbani dovrebbe essere ridotta del 70 per
cento nei confronti dei cittadini italiani residenti all'estero e
proprietari di unità immobiliare in Italia. Lo afferma l'On. Gino Bucchino
che ha presentato una proposta di legge per la riduzione dalla Tarsu a
favore dei residenti all'estero sottoscritta da tutti i deputati della
Circoscrizione Estero di maggioranza e di opposizione.

Sulla importante iniziativa legislativa Bucchino è riuscito a raccogliere
per la prima volta l'adesione di tutti i parlamentari “esteri” i quali hanno
concordato sulla necessità di ridurre la tassa ai connazionali non residenti
e proprietari di abitazione in Italia che usano sporadicamente nel corso
dell'anno. Hanno sottoscritto l'iniziativa anche altri parlamentari come
l'On. Tremaglia, l'On. Marina Sereni, l'On. Soro (capogruppo del PD).

In una articolata e ragionata relazione tecnica alla Proposta di legge il
parlamentare eletto nella Circoscrizione Centro e Nord America spiega come
dalla normativa attualmente in vigore e dalle circolari applicative del
Ministero delle Finanze, si evince una presunzione legale di
esenzione-riduzione per i residenti all'estero che finora non ha
sorprendentemente trovato piena attuazione (alcuni comuni hanno solo
introdotto limitate riduzioni ed agevolazioni fiscali).

Infatti la legge di riforma della tassa sui rifiuti n. 507/93 prevede che
“non sono soggetti alla tassa i locali e le aree che non possono produrre
rifiuti o per loro natura o per il particolare uso cui sono stabilmente
destinati o perché risultino in obiettive condizioni di non utilizzabilità
nel corso dell'anno, qualora tali circostanze siano indicate nella denuncia
originaria o di variazione e debitamente riscontrate in base a elementi
obiettivi direttamente rilevabili o a idonea documentazione”, mentre la
Circolare n.95/E del 1994 del Ministero delle Finanze asserisce che “il
comma 2 dell'articolo 62 menziona esplicitamente i casi di esonero o di
esclusione dalla tassa per la sussistenza di condizioni obiettive che
impediscono la presunzione di rifiuti riguardanti: a) la natura o l'assetto
delle superfici (ad es. luoghi impraticabili o interclusi o in abbandono,
non soggetti a manutenzione o stabilmente muniti di attrezzature che
impediscono la produzione dei rifiuti), b) il particolare uso delle
superfici (ad es. locali non presidiati o con presenza sporadica
dell'uomo)”.

Questi principi legislativi e normativi che avrebbero dovuto esentare i
proprietari di unità immobiliari in Italia residenti all'estero dal
pagamento della tassa sui rifiuti, o spingere i comuni a chiedere il
pagamento di una tassa commisurata all'utilizzo dell'immobile, hanno in
realtà stentato a farsi strada nella giurisprudenza di merito e di
legittimità e quindi, nonostante i precetti contenuti nell'articolo 62 del
Dlgs 507/93, essi non hanno ancora trovato attuazione concreta nella
casistica della Corte Suprema che li ha finora interpretati in maniera
restrittiva circoscrivendo il concetto di “inutilizzabilità” alla materiale
impossibilità di utilizzare le abitazioni (ad esempio per mancanza di
servizi, di gas, di elettricità, di acqua, ecc.).

Di fronte ad un quadro giuridico così incerto – da una parte la legge n. 507
del 1993 e la circolare ministeriale 95/E del 1994, dall'altra le pronunce
della Corte di Cassazione – gli italiani residenti all'estero proprietari di
unità immobiliari in Italia non locate che utilizzano solo per brevi
periodi di vacanza, continuano a pagare l'integrale tributo sui rifiuti.

Conseguentemente, per l'On. Bucchino e tutti i cofirmatari, si è reso
necessario introdurre una proposta di legge che modifichi il Decreto
legislativo 15 novembre 1993, n. 507 al fine di introdurre una riduzione del
70 per cento della tassa sui rifiuti a favore di cittadini italiani
proprietari di unità immobiliari in Italia e residenti all'estero che
utilizzano la loro abitazione per periodi molto brevi nel corso dell'anno e
che producono quindi rifiuti solidi urbani assolutamente irrilevanti. La
proposta di legge è stata quindi presentata nei giorni scorsi.

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