Il Centro diurno di Torre porta l'apertura a cinque giorni su sette
Dal lunedì al venerdì offre alle famiglie sollievo dal carico assistenziale
Pordenone
Evitare l’isolamento sociale e culturale delle persone sofferenti di demenza e Alzheimer mantenendo il più a lungo possibile e stimolando le capacità residue, ma anche offrendo alle famiglie l’opportunità di condividere il carico assistenziale con personale specializzato. “Casa Incontro” implementa il servizio e porta l’apertura del Centro diurno di Torre di Pordenone a cinque giorni su sette, dal lunedì al venerdì in orario 14.30 – 18.30, per un totale di venti ore settimanali. Lo ha annunciato la Cooperativa Itaca comunicando al contempo che con il mese di settembre sono ripartite le attività di “Casa Incontro”, il Centro diurno per persone sofferenti di demenza situato a Torre di Pordenone. Ospitato all’interno di un appartamento del Centro anziani, concesso dal Comune in comodato d’uso alla Cooperativa Itaca, il Centro ha così incrementato il servizio che in precedenza era aperto per soli tre giorni la settimana con un corrispettivo di dodici ore.
Casa Incontro nasce nel 2003 con degli obiettivi generali ben precisati da Itaca nella “Carta del servizio”. Anzitutto per prevenire l’istituzionalizzazione ma con ben presente la convinzione che “all’interno del proprio ambiente la persona possa mantenere più a lungo le proprie capacità ed un’immagine positiva di sé”. E con la consapevolezza tuttavia che tale ambiente “ha bisogno di essere opportunamente supportato da tutti i Servizi disponibili sul territorio e da una modalità operativa comune che, in collaborazione con la famiglia e con la rete sociale, elabori un piano individualizzato teso a raggiungere obiettivi e risultati”.
Il Centro diurno di Torre è un’esperienza che costituisce oggi certamente una buona prassi da ormai sei anni, ed è espressamente dedicato alle persone sofferenti di demenza e demenza d’Alzheimer ai primi stadi, nonché ai loro familiari. Tra le finalità principali consentire alla persona malata il mantenimento delle proprie abilità residue attraverso attività che favoriscano il recupero dell’orientamento e, al contempo, il rallentamento del decadimento connesso alla malattia. Contestualmente il Centro diurno si rivolge anche alla cerchia familiare offrendo una possibilità di sollievo al carico assistenziale e di poter avere a disposizione del tempo per rigenerarsi.
Casa Incontro si caratterizza per l’ambiente e le dinamiche familiari, infatti il servizio è rivolto ad un numero contenuto di persone anziane ed è ospitato all’interno di una sede strutturata come una vera e propria “casa”, con una dimensione domestica in grado di favorire e stimolare la comunicazione ed interazione tra i beneficiari del servizio e gli operatori di Itaca. Da sottolineare la collaborazione con l’Aifa pordenonese per il servizio di trasporto, che i volontari coprono generosamente per tre giorni la settimana (gli altri due sono a cura di Itaca). Info e contatti: 348 3901503.
Il servizio accoglie persone con diagnosi di demenza ad uno stadio lieve-moderato e si inserisce in un contesto dove sono presenti diversi servizi territoriali tra cui l’Azienda sanitaria n.6 Friuli Occidentale, uno sportello dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria degli Angeli”, sedi di Associazioni di Volontariato, una palestra per corsi di ginnastica per persone della terza età. Oltre ad alloggi per anziani autosufficienti che ne fanno richiesta al Comune. La struttura è dotata di un ampio parcheggio ed è inoltre circondata da un vasto giardino comune dove è possibile passeggiare; si può finanche raggiungere comodamente il centro del quartiere con una breve camminata.
I giorni ed gli orari di apertura settimanali sono i seguenti:
Tra le peculiarità di Casa Incontro, il servizio viene gestito ispirandosi al metodo Gentlecare di Moyra Jones, che riconosce nelle persone, nell’ambiente e nelle attività gli elementi che determinano la funzionalità di una “protesi” individuale che sia in grado di contenere i problemi e di sostenere le abilità. La protesi rispetta i desideri, gli interessi e le capacità di ciascuno; in tal senso essa non è rigida ma costantemente verificata, rivalutata e riproposta in base alle problematiche che emergono di volta in volta.
Diverse le attività previste a favore degli ospiti che possono beneficiare anche del servizio di “Stimolazione musicale” curato dal maestro Alberto Chicayban, stimolazione che interviene a livello psicofisico per rafforzare le capacità residue e migliorare la qualità della vita. Oltre a ciò sono previsti il laboratorio di cucina, le cure estetiche, l’orto-giardino, le uscite, fisioterapia, arteterapia, attività motoria e memory training. E ancora metodo autobiografico, pet therapy e conversazionalismo.
Fabio Della Pietra
Ufficio Stampa
Cooperativa sociale Itaca
Pordenone