Etichette alimentari. Conoscere per deliberare. Intervento al Senato

Intervento della senatrice Donatella Poretti, Radicali – Pd, segretaria commissione Igiene e Sanita'

Oggi il Senato discuteva in Aula sulle “Disposizioni in materia di etichettatura dei prodotti alimentari”, a seguire il mio intervento:
Il tema delle etichette, e in particolare quelle dei prodotti alimentari, e' un cruciale per la tutela dei consumatori: e' necessario che l'etichettatura riporti fedelmente tutte le caratteristiche dei prodotti alimentari e anche l'origine delle materie prime, anche in linea con quanto previsto dalla disciplina comunitaria che ha gia' prestato grande attenzione a questo riguardo. Tra gli ultimi atti in questa direzione e' la risoluzione del Parlamento europeo del 10 marzo 2009, in tema di garanzia della qualita' degli alimenti, dove si sottolinea l'importanza per i consumatori delle informazioni sulla catena alimentare, con particolare riferimento all'origine e alla provenienza delle materie prime.
In particolare, soffermandosi sui requisiti per la commercializzazione dei prodotti segnala al punto 14 come sia “… preoccupato per il fatto che la maggior parte dei consumatori dell'Unione europea non e' sufficientemente informata circa la catena alimentare, segnatamente per quanto concerne l'origine dei prodotti e delle materie prime; auspica l'introduzione dell'indicazione obbligatoria del luogo di produzione delle materie prime attraverso un'apposita etichetta che soddisfi l'esigenza dei consumatori di ricevere maggiori informazioni sull'origine del prodotto che acquistano; ritiene che tale sistema dovrebbe estendersi anche ai prodotti alimentari trasformati e ritiene che lo stesso dovrebbe fornire informazioni quanto all'origine dei principali ingredienti e delle materie prime specificando il luogo di origine di queste ultime e quello in cui avvenuta l'ultima trasformazione del prodotto;”.
Da anni collaboro con l'associazione per i diritti degli utenti e consumatori Aduc e da sempre ho ritenuto utile non tanto accompagnare e guidare l'utente e consumatore verso la “scelta migliore”, ma dare ai cittadini tutte le informazioni perche' siano liberi di poter fare una scelta consapevole e informata. Lo spirito piu' in generale del “conoscere per deliberare”, e' nello specifico rendere il cittadino consapevole dei propri diritti e dei propri doveri e dargli strumenti perche' lo possa fare al meglio.
L'etichettatura e' lo strumento tramite il quale il consumatore puo' essere informato e puo' scegliere, e quindi non solo il logo, la marca, il colore e il disegno piu' accattivante, ma lo strumento per fornire le informazioni che gli consentano la scelta.
Come Toscana posso fare l'esempio piu' semplice e comprensibile dell'olio.
Se guardando nello scaffale del supermercato tra le bottiglie dell'olio l'etichetta di una bottiglia riporta olio della fattoria X di Reggello, provincia di Firenze, io sono indotta a ritenere che si tratti di olio toscano, ma se nella fattoria di Reggello si spremono olive pugliesi o spagnole questo deve stare scritto nell'etichetta. Altrimenti si trae in inganno il consumatore e si tratterebbe di concorrenza sleale.

Qui gli emendamenti presentati lo scorso 14 settembre:
http://blog.donatellaporetti.it/?p=764

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