Non serve scrivere fiumi di parole, sull’Afghanistan e dell’attentato
a Kabul contro italiani, e dei 6 morti. Dobbiamo agire quando prima,
per far rientrare i nostri militari in Italia. Ci sta costanto cara
divulgare e promuovere la pace a certi popoli che hanno una pietra al
posto del cuore. Se la Cultura è il seme della pace e la fratellanza
tra i popoli, facciamo che siano loro a spargeri i semi e a
raccoglierli. Stiamo combattendo una guerra che non ci appartiene.
“Questo è duro da farlo comprendere ai nostri politici” .
di Michele Bortone