Nel corso della riunione del COMITES del 14 settembre, il neo-eletto Cavaliere della Repubblica Italiana, Antonio Turtora, ha commesso non una svista di concetto, ma un grossolano errore dovuto a ignoranza di base su alcuni concetti, che non dovrebbero essere espressi da un componente di una istituzione pubblica.
Infatti, nei confronti del cooptato del COMITES di Buenos Aires, Avv. Signorini, si é espresso dicendo che questi non puó considerarsi italiano, giacché é nato in Argentina; con ció disconoscendo la sua origine italiana ed anche il fatto di essere in possesso della cittadinanza italiana.
Grossolano errore compiuto da un consigliere del Comites, che senza rendersene conto ha supposto che anche il Console Generale d’Italia in Buenos Aires, Giancarlo M. Curcio, non sia italiano, in quanto é nato a Madrid.
Talvolta le avversitá partitico-politiche fanno sviare il corso dei pensieri
e soprattutto, seguendo il detto: “ognuno é padrone di quello che dice ma é schiavo di quello che ha detto” dimostrano come certe persone siano discriminanti e insipienti.
Alessandro Cario