MAFIA: LUMIA (PD), L’IMPEGNO DI PADRE PINO PUGLISI METTEVA A RISCHIO IL DOMINIO DA PARTE DEI CLAN

“Il sorriso accogliente di don Pino faceva presa sui ragazzi, che si aggregavano per passare insieme il tempo libero. Un sorriso che sapeva essere autorevole verso i giovani più difficili e severo nei confronti degli innumerevoli tentativi da parte dei boss di condizionare l’attività religiosa e pastorale della parrocchia. Nasceva così l’alternativa alla strada, che a Brancaccio vuol dire crescere con i valori mafiosi del rispetto, dell’onore, della violenza, della famiglia”. Lo scrive sul suo sito, www.giuseppelumia.it, il senatore del PD Giuseppe Lumia, ricordando la figura di Padre Pino Puglisi, il prete di Brancaccio ucciso dalla mafia il 15 settembre 1993.
“3P – prosegue il senatore del PD – offriva loro opportunità di crescita umana. Attraverso il gioco, lo studio, il confronto i ragazzi imparavano a rispettare le regole della civile convivenza e ad avere consapevolezza.
Ecco perché don Pino era diventato pericoloso. Egli non si era limitato a dire messa la domenica, ma aveva fatto breccia nei cuori e nelle menti di molti giovani e adulti. Proprio per questo bisognava eliminarlo. Il suo lavoro metteva a rischio il dominio del territorio e delle persone da parte dei clan”.
“La sua testimonianza – conclude Lumia – è un esempio di amore per il prossimo di cui ognuno di noi deve fare memoria viva giorno per giorno. La lotta alle mafie per l’affermazione della legalità non passa soltanto dall’azione repressiva dello Stato, ma dal contributo educativo, sociale e culturale che le istituzioni e ognuno di noi dobbiamo dare nel quotidiano”.

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