POZNAN, 28 agosto 2009 – Saranno quattordici, su quindici iscritti, gli equipaggi italiani che tra domani e domenica parteciperanno alle finali dei Mondiali Assoluti, Pesi Leggeri e Adaptive Rowing in programma sul Lago Malta a Poznan (Polonia).
A due con e otto maschile, quattro di coppia femminile, due senza, quattro di coppia e otto pesi leggeri, singolo, doppio e i due ‘quattro con’ Adaptive si aggiungono oggi il singolo pesi leggeri femminile di Laura Milani (primo in semifinale), il doppio leggero di Elia Luini e Marcello Miani (primi), il quattro di coppia di Luca Ghezzi, Luca Agamennoni, Matteo Stefanini e Simone Raineri (secondo) e il quattro senza di Salvatore Di Somma, Catello Amarante, Luca Motta e Giorgio Tuccinardi (terzo).
Vento contro sempre in crescendo, in apertura di giornata la bella affermazione della venticinquenne Milani che compie la sua missione in modo impeccabile rimontando la belga Geentjens (terza all’arrivo) e lanciando così segnali inequivocabili alla principale rivale, la svizzera Pamela Weisshaupt, prima nell’altra semifinale.
Ottima prova del doppio leggero di Marcello Miani ed Elia Luini: una parte centrale ad alti ritmi e un deciso miglioramento rispetto alla batteria di lunedì, elementi fondamentali per mettersi alle spalle Francia (86 centesimi) e Canada (2’’20) anch’esse qualificate per la finale.
Avanti anche il quattro di coppia azzurro che brilla per la sua costanza: nessun calo di rendimento lungo tutti i 2000 metri di percorso, il capovoga Raineri e i suoi compagni Stefanini, Agamennoni e Ghezzi restano nelle vicinanze della Germania rispondendo a tono agli attacchi di Francia e Repubblica Ceca (eliminata) negli ultimi 300 metri.
Finale emozionante per il quattro senza pesi leggeri, epilogo dolce per gli azzurri Tuccinardi, Motta, Amarante e Di Somma: diversamente da quanto capitava in precedenza, i primi 1000 metri scorrono più tranquilli ed è maggiore la lucidità nella seconda parte del percorso dove gli azzurri salgono al terzo posto spedendo in finale B il Giappone per 19 centesimi e piazzandosi dietro Polonia e Francia.
In finale B va il singolista leggero Fabrizio Gabriele, quinto nella sua ostica semifinale dopo una gara in cui non mancano comunque coraggio e determinazione.
Domani mattina toccherà agli Adaptive di Paola Grizzetti a partire dalle 10.18: nell’ordine, a distanza di 15 minuti, in lotta per una medaglia ci saranno il singolo (Efrem Morelli), doppio (Daniele Stefanoni, Stefania Toscano), quattro con intellettivi (Giorgia Indelicato, Francesco Borsani, Carlo Dal Verme, Elisabetta Tieghi, tim. Mahila Di Battista) e fisici (Paola Protopapa, Luca Agoletto, Andrea Bozzato, Graziana Saccocci, tim. Alessandro Franzetti).
Questi gli orari delle finali di domenica con in gara gli equipaggi azzurri: due con (9.48), singolo pesi leggeri femminile (10.03), due senza pesi leggeri (10.33), quattro di coppia pesi leggeri (11.03), otto pesi leggeri (11.18), doppio pesi leggeri (11.48), quattro senza pesi leggeri (12.03), quattro di coppia femminile (12.18), quattro di coppia maschile (12.33) e otto maschile (13.03)
Telecronaca diretta delle finali domattina dalle 11.30 alle 13.30 su RAI Sport Piu' e dalle 10.00 alle 13.15 su Eurosport. Una sintesi delle regate andrà in onda nel pomeriggio su RAITRE dalle 18.00 alle 18.55.
Nelle foto (D.Seyb – Canottaggio.org ©): Laura Milani; il doppio pesi leggeri; il 4 di coppia senior; il 4 senza pesi leggeri (cliccare sulle immagini per ingrandirle)
RISULTATI E CRONACA DELLE GARE AZZURRI
Quattro di coppia Maschile (i primi tre in finale)
Germania subito avanti con la Russia che si gioca tutto subito rimanendo attaccata (due centesimi) dopo i primi 500 metri. L'Italia è quarta ma riesce a scavalcare i francesi poco prima di metà gara: gli azzurri hanno cancellato buona parte dei difetti della batteria e mantengono un buon ritmo. Via la Russia, tramortita dai suoi stessi immensi sforzi iniziali: Francia nel bersaglio, Raineri&C la superano in prossimità dei 1500 e riescono mantenere la seconda posizione sino al traguardo dovealla Repubblica Ceca fallisce la missione sorpasso ai danni dei francesi rimanendo fuori dalla finale per 10 centesimi.
(sf2)
1) GER (Tim Grohmann, Karsten Brodowski, Marcel Hacker, Tim Bartels) 5’57”52; 2) ITA (Luca Ghezzi, Luca Agamennoni, Matteo Stefanini, Simone Raineri) 5’58”98; 3) FRA (Adrien Hardy, Jonathan Coeffic, Jean-Baptiste Macquet, Pierre-Jean Peltier) 5’59”72; 4) CZE (Petr Buzrla, Petr Vitasek, Tomas Karas, David Jirka) 5’59”82; 5) USA (Elliot Hovey, Glenn Ochal, William Miller, Samuel Stitt) 6’02”19; 6) RUS (Vladislav Ryabcev, Vladimir Volodenkov, Artem Kosov, Sergey Fedorovtsev) 6’02”89
Quattro senza Pesi Leggeri Maschile (i primi tre in finale)
Cambia tattica l'Italia: partenza più controllata, il capovoga Giorgio Tuccinardi risparmia bollenti spiriti per la seconda parte. Quarti gli azzurri dopo i primi 500 metri ma nel giro di 90 centesimi ci sono anche Francia e Repubblica Ceca. Ai 1000 Amarante&C cedono ancora una posizione a una scatenata Polonia, passata dal quinto al terzo posto. Il Canada finisce la benzina, gli azzurri vanno a caccia anche della Francia: passano entrambe prima dei 1500 dove accumulano un esiguo vantaggio di 27 centesimi su Canada e Francia. C'è da tenere a bada il Giappone, Tuccinardi alza il numero dei colpi: finale più che convulso, la Polonia fila sostenuta da una indemoniata tribuna. La Francia effettua il controsorpasso ai danni dell'Italia, il Canada è rassegnato ma non i giapponesi che portano l'estremo attacco: l'Italia risponde a tono e addenta la finale per 19 centesimi con Polonia e Francia. Bravi Salvatore Di Somma, Catello Amarante, Luca Motta e Giorgio Tuccinardi.
(sf1)
1) POL (Lukasz Pawlowski, Lukasz Siemion, Milosz Bernatajtys, Pawel Randa) 6’17”54; 2) FRA (Guillaume Raineau, Vincent Faucheux, Fabrice Moreau, Franck Solforosi) 6’19”12; 3) ITA (Salvatore Di Somma, Catello Amarante I, Luca Motta, Giorgio Tuccinardi) 6’19”71; 4) JPN (Yoshinori Sato, Takahiro Suda, Yu Kataoka, Hideki Omoto) 6’19”90; 5) CZE (Jan Vetesnik, Ondrej Vetesnik, Jiri Kopac, Miroslav Vrastil Jr) 6’20”18; 6) CAN (Timothy Myers, John Sasi, Terence Mckall, Mike Lewis) 6’23”13
Doppio Pesi Leggeri Maschile (i primi tre in finale)
I francesi Azou e Dufour prendono il comando delle operazioni attorno ai 250 metri dopo aver scalzato la Grecia: 37 colpi il loro passo, a ruota Canada, i greci e l'Italia di Marcello Miani ed Elia Luini. Buono il ritmo degli azzurri, terzi ai 1000 e incollati ai canadesi Vandor e Sylvester con un ritardo di 1''03 dalla Francia. 36 colpi di passo, uno in meno di Azou e Dufour che Luini e Miani sorpassano poco prima dei 1500: in tre nel giro di 81 centesimi, Grecia scoppiata. L'Italia vince brillantemente la propria semifinale: chiude in 6.36.18 con 86 centesimi sulla Francia e 2''20 sul Canada.
(sf2)
1) ITA (Marcello Miani, Elia Luini) 6’36”18; 2) FRA (Jeremie Azou, Frederic Dufour) 6’37”04; 3) CAN (Douglas Vandor, Cameron Sylvester) 6’38”20; 4) DEN (Steffen Jensen, Henrik Stephansen) 6’43”35; 5) RSA (Andrew Polasek, James Thompson) 6’53”70; 6) GRE (Georgios Konsolas, Dimitrios Mougios) 6’56”11
Singolo Pesi Leggeri Maschile (i primi tre in finale)
Fabrizio Gabriele prova il tutto per tutto. Parte molto forte, mantiene alto il numero di colpi nella prima metà gara mantenendosi in testa per i primi 500 metri e cedendola poco prima dei 1000 al greco Polymeros vicecampione olimpico in doppio. Le energie vengono a mancare poco dopo i 1200 quando Gabriele non riesce a resistere agli attacchi del neozelandese Grant e del giapponese Takeda. Ai 1500 il ritardo dalla terza piazza che vale la finale è 1''86. Niente da fare: Gabriele chiude quinto, superato anche dal sudafricano Ndlovou e va in finale B.
(sf2)
1) GRE (Vasileios Polymeros) 7’23”12; 2) JPN (Daisaku Takeda) 7’25”07; 3) NZL (Duncan Grant) 7’27”05; 4) RSA (Lawrence Ndlovu) 7’34”61; 5) ITA (Fabrizio Gabriele) 7’35”60; 6) GBR (Adam Freeman-Pask) 7’40”02
Singolo Pesi Leggeri Femminile (i primi tre in finale)
Solita partenza di Laura Milani: non esagera, è quarta ai 500 metri a 2''29 dalla tedesca Reimer, prima davanti alla belga Geentjens e alla danese Rasmussen. Tra i 700 e i 900 metri la costanza del passo azzurro (36 colpi) vale il doppio sorpasso ai danni di Danimarca e Germania. La belga nel mirino, composta ed elegante la palata dell'azzurra che non tradisce la minima sbavatura e va a passare anche la Geentjens ai 1400: 6.08.69 Italia, 6.09.20 Belgio. Dietro il crollo verticale della tedesca, nel finale Laura si distende molto bene e va incrementare il vantaggio sulle sue inseguitrici vincendo con il tempo di 8.14.85. 2''19 il ritardo della danese e 6''16 quello della belga: ottima gara per Laura, missione compiuta ed è l'undicesimo equipaggio piazzato dall'Italia in finale.
(sf2)
1) ITA (Laura Milani) 8’14”85; 2) DEN (Juliane Rasmussen) 8’17”04; 3) BEL (Evi Geentjens) 8’21”02; 4) CRO (Mirna Rajle Brodanac) 8’23”50; 5) GER (Daniela Reimer) 8’27”24; 6) CZE (Klara Janakova) 8’37”92