“Insieme a Valvasone”: gemellaggio vincente tra nonni e bimbi alla Casa Colledani Bulian
Il Centro estivo è intergenerazionale
L’emozione dei nonni che da tempo non abbracciavano un nipotino
Valvasone
E’ stata la Casa albergo Colledani Bulian ad ospitare la festa di chiusura del Centro estivo di Valvasone. Ogni anno infatti i “bravi animatori di Itaca” – come vengono definiti dagli anziani – vogliono rendere partecipi i nonni della Casa di questa festa. L’ottica è quella di “gemellare” nonni e bimbi regalando ad entrambe le fasce d’età un momento di arricchimento, allegria e spensieratezza per tutti, animatori del Punto verde ed operatori della Casa compresi, che poi sono sempre di Itaca.
“E' un giorno molto atteso anche dai nostri anziani – spiegano i soci Itaca della Colledani Bulian – che si preparano per tempo ad accoglierli realizzando dei piccoli doni”. E fioccano i ricordi del tempo che fu durante i preparativi. “Gaetano ha raccontato ad esempio che quando andava a trovare i suoi nonni per lui era una gran festa, non vedeva l'ora di arrivare da loro per le coccole che riceveva. La Rosa – proseguono gli operatori – ricorda le sorprese che le facevano trovare: il buon salame(una sola feta!… ma se buna!) e la torta con le mele (che sol me nona Taresa a saveva fa cusì buna!)”. Altri anziani hanno raccontato i momenti fantastici o di miseria vissuti con i propri di nonni. Ecco, con questi racconti di memoria si sono animati molti pomeriggi prima della festa.
Il tema del Centro estivo di quest'anno è stato “Il popolo Maja”. I nonni hanno preparato per la festa una caccia al tesoro, con un forziere pieno di ogni ben di dio nascosto sotto terra nel giardino della Casa dal zelante Carletto. Il misterioso scrigno conteneva una gran quantità di bracciali e collane fatte dai nonni con pezzi di bambù e spago grezzo. “E' stato un momento davvero eccitante per i bimbi quando con palette prima, e con mani nude poi, scavando furiosamente e con grida di gioia hanno trovato la cassetta del tesoro – raccontano gli educatori – Dopo essersi divisi il prezioso bottino, è seguita una lotteria con in palio degli antichi libri per bambini trovati in una impolverata soffitta”.
Ad essere vincente è stato proprio il gemellaggio tra nonni e bambini che ha reso il Centri estivo intergenerazionale. “Che dolcezza vedere i bimbi più piccoli che con grande spontaneità si strusciavano vicino ai nonni per farsi coccolare e prendere in braccio – raccontano gli operatori di Itaca -. Molti nonni erano emozionati perché da tempo non abbracciavano un nipotino”. Il tutto si è concluso con le solite cibarie che alla Colledani Bulian non mancano mai, ovvero pane e salame, anguria, gelati e bibite a volontà. Con la promessa di rivedersi tutti insieme prima del prossimo anno.
Ad essere vincente, infine, è anche la consapevolezza che la Colledani Bulian è una Casa aperta, dove il regalo più bello è “sentire che i nonni sanno dare ancora il meglio di sé per far felici gli altri, sentire la loro gioia quando vedono che riescono ancora a realizzare cose belle, vedere i bimbi che vengono volentieri qui, che grazie ai loro bravi animatori preparano insieme balletti e giochi da condividere con i nonni”. Emozioni che si sentono nel cuore perché è una festa pensata, realizzata e partecipata da tutti, insieme.
Fabio Della Pietra
Ufficio Stampa
Cooperativa sociale Itaca
Pordenone
www.itaca.coopsoc.it
Prot. 1283