“Ancora una volta questa maggioranza non fa altro che affrontare la ‘questione meridionale’ con le categorie mediatiche della propaganda e quelle politiche della marginalità e dell’assistenzialismo”. Lo scrive il senatore del PD Giuseppe Lumia in una nota pubblicata sul suo blog www.giuseppelumia.it, commentando la proposta lanciata dalla Lega e rilanciata da Berlusconi sull’introduzione delle gabbie salariali.
“Piuttosto che investire – aggiunge Lumia – per creare le condizioni dello sviluppo (infrastrutture, fiscalità di vantaggio per le imprese che investono nel Mezzogiorno, servizi efficienti, burocrazia agile e snella) il Presidente del consiglio vuole riequilibrare il divario riducendo le retribuzioni dei lavoratori del Sud. Qui il costo della vita è più basso, ma solo apparentemente. Non si tiene conto, infatti, dei disservizi a cui il cittadino deve sottostare e dei servizi inesistenti”.
“Al di là dei pronunciamenti – si continua a leggere nella nota – al Sud sono destinati pochi investimenti, come dimostrato dai tagli di 25 miliardi di euro ai fondi fas e dirottati da questo governo altrove e i tre miliardi di tagli fatti alle infrastrutture in Sicilia”.
“Allora – conclude il senatore del PD – la soluzione non può che essere diversa. Al Sud bisogna allargare la base produttiva sia dei beni che dei servizi… Se non vogliamo cadere nella retorica delle gabbie salariali dobbiamo… produrre innovazione dei processi e dei prodotti, chiamando a raccolta i migliori saperi e la migliore ricerca. Così potremo competere nei mercati globali senza far pagare la convenienza di investire al Sud ai lavoratori, diminuendo le loro retribuzioni. Ma c’è un terzo passaggio: dopo aver investito su produzione e innovazione bisogna puntare sul rapporto legalità e sviluppo”.
“Senza un legame solido e inedito tra queste due dimensioni – conclude Lumia – tutto rischia di essere vano, perché, oltre alla marginalità salariale, vivremo anche nelle gabbie mafiose”.