DUE MESI DA SINDACO

Corre il tempo e sono già due mesi che sono stato eletto sindaco. Giornate piene, impegnate, fisicamente stressanti ma ricche di umanità, di esperienze, di problemi quotidiani piccoli o grandi. Fare il sindaco è abbastanza simile a come me l’ero immaginato: essere una specie di papà di tutti, occuparsi di molte cose che poco interessano l’amministrazione ma anche avere in mano un’ azienda che deve funzionare. Così si corre, si discute, si cerca di dare il massimo con la soddisfazione – pur tra tanti condizionamenti burocratici – di cercare di dare il meglio. Qualche risultato già si vede e se è comprensibile come l’opposizione sia critica e spesso preconcetta (non tutta, e lo noto con piacere). Soprattutto è scatenato l’ex sindaco sconfitto che non sa darsi pace e ancora non si è reso conto di aver perso anche per i propri limiti ed il proprio carattere. A lui pubblicamente non replico perché tanto sarebbe inutile perdita di tempo vista la rancorosità di quanto sostiene. Ci vuole invece impegno e serenità, disponibilità assoluta a lavorare senza preconcetti con chiunque lo desideri e nel pieno rispetto della difformità delle idee e dei partiti. Amministrare una città impone coesione non polemiche e credo che i verbanesi si siano resi conto di uno spirito nuovo a Palazzo di Città. E’ arrivato il bonus bebè che in settimana verrà rinforzato, stiamo cercando di operare senza demagogia ma seriamente contro l’accattonaggio ma anche contro l’alcol ai minori, i poker elettronici, i vandalismi. Ho detto e ribadito che non mi servono “ronde” ma volontari che aiutino a tenere pulita la città, che ne curino la manutenzione. Non serve né la demagogia né la repressione ma discutere, proporre, coinvolgere. Abbiamo predisposto aiuti seri alle famiglie sul piano sociale, sono alle porte tutta una serie di variazioni di bilancio che proporranno nuove opere pubbliche mentre da sotto i tappeti saltano fuori diverse scelte politiche che ritengo sbagliate o che – partite da un principio giusto – rischiavano di trasformarsi poi in grandi sprechi di denaro. Per esempio qualcuno si è offeso perché su IL PUNTO ho parlato di 150.000 euro da spendere per un progetto di bici da noleggiare in città dicendo che il costo non era vero e addirittura mi ha chiesto scuse e rettifica. Invece non solo tutto è vero, ma ho addirittura sbagliato per difetto e per far partire il servizio come ipotizzava la sinistra di soldi ne servirebbero addirittura di più. Lo dimostrerò spiegandolo alla gente, perchè io non ci sto a sprecare silenziosamente parte di questi soldi. So in anticipo che avrò piogge di critiche, ma credo di avere ragione e quindi andrò avanti sulla mia strada. Perchè alla fine spesso i fondi non si impiegano per cose concrete ma a fare corsi, progetti, controcorsi e controprogetti (spesso totalmente politici e teorici) alimentando una massa imponente di persone auto-referenziate che alla fine così sbarcano il lunario, fanno politica e contemporaneamente dominano il mondo della cultura (ma qualche volta è solo pseudo-cultura) così come quello della scuola, di certe cooperative ecc.ecc. Insomma il lavoro da sindaco non manca, ma credo che comportandosi con onestà, impegno e concretezza alla fine la gente non rimpiangerà una scelta che a Verbania ci ha visti vincitori. Come potete immaginare, però, il succo è che per quest’anno niente vacanze…

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