Il Vice presidente della Commissione Affari esteri della Camera, Franco Narducci, ha ricevuto una nota firmata dai deputati di tutti i partiti del Parlamento della “Città Libera ed Anseatica di Amburgo” nella quale si chiede di riesaminare e di desistere dalla chiusura del Consolato Generale d’Italia presente ad Amburgo sin dal 1863.
Nella nota, di cui sono promotori Egbert von Frankenberg, Uwe Grund, Andreas Waldowsky e Kersten Artus, si afferma che la chiusura del Consolato sarà fatale per la guarnigione di circa 200 navi battenti bandiera italiana che ogni anno fanno scalo nella città anseatica; oltre agli evidenti danni che verranno arrecati alle molte migliaia di cittadini italiani lì residenti e alle circa 1000 aziende italiane legate alla città per motivi di affari.
I rappresentanti politici e istituzionali di Amburgo affermano che “i risparmi da ottenere saranno sproporzionati rispetto ai danni che si avrebbero con la chiusura del Consolato”.
L’on. Narducci condividendo le preoccupazioni dei colleghi tedeschi ha sottolineato che già si è adoperato in difesa della rete consolare proponendo una risoluzione, approvata in Commissione esteri, che impegna il governo a rivedere il piano di ridimensionamento della rete consolare stessa.
L’on. Narducci ha ribadito, poi, che continuerà a portare avanti il suo impegno per la salvaguardia delle nostre strutture nel mondo, compreso il Consolato di Amburgo, a servizio dei connazionali all’estero e delle imprese italiane.