IN POCHE PAROLE…

Ogni mattina mi sveglio con la speranza che sia stato solo un brutto incubo…poi mi guardo un po’ intorno e vedo che ogni cosa è allo stesso posto: la carrozzina vicino la finestra,il tetrapode sotto l’attaccapanni e mia mamma pronta a prepararmi per una giornata teoricamente nuova,ma praticamente quella di sempre.

Solitamente,se non studio, la trascorro su internet o al telefono.Non che squilli spesso,infatti quasi sempre cerco io gli altri…

E poi l’invenzione di internet:la mia salvezza.Se non fosse per internet la mia solitudine diventerebbe un muro insormontabile.

E poi i miei genitori: chi li ha inventati è proprio un grande…ti vogliono bene incondizionatamente,cioè nessuno li obbliga,sono loro che vogliono volerti bene.

Poi c’è quel bambino eterno di mio fratello Davide: sembra che un pagliaccio possegga la sua anima,però quando quel pagliaccio esce,entra un tenero e affettuoso “ragazzino” di trentadue anni,a cui non puoi fare a meno di volere bene.

E Willy.Willy..è il mio cagnolino.Anche lui posseduto a volte da un bambino,a volte dalla semplice euforia di essere in una famiglia legata dalla voglia di vivere e da un affetto,che conosce gli scontri,come i sorrisi e la gioia di esserci tutti insieme,in un mondo molto imperfetto,ma che ci arrangiamo a vivere.

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