PROSSIMO PRESIDENTE REGIONE DEVE GARANTIRE FORTE CAMBIAMENTO
Roma, 24 luglio – “Il piano di riorganizzazione e di rientro della sanità, proposto dal presidente Marrazzo e dal Vicepresidente Montino non è una semplice “razionalizzazione” ma un vero e proprio bluff”.- è quanto dichiara il Segretario regionale dell’Udc Luciano Ciocchetti commentando il nuovo piano sanitario del Lazio – “Pensare di mantenere i primari soli nei grandi reparti, tagliare ulteriori posti letto, bloccare il turn over e trasformare le Uoc con meno di dieci posti letto in Uos, senza nemmeno esaminare struttura per struttura e specialità per specialità è pura follia. Noi dell’UDC – aggiunge – intendiamo operare seriamente e costruttivamente nell’ambito sanitario e, a questo proposito, abbiamo stabilito da tempo alcune priorità, che ora sembrano rientrare in alcune proposte che il delegato alla Sanità Montino ha illustrato chiaramente alla stampa. Da sempre proponiamo il potenziamento dei presidi territoriali di prossimità e l’immediata riduzione delle Asl. Sono convinto – continua Ciocchetti – che il sistema vada semplificato attraverso la riduzione dei centri di spesa, cosa che le Asl attuali sono: razionalizzare significa maggiore controllo sulle risorse a disposizione, senza per questo dover penalizzare la qualità del servizio sanitario. Analizzando la situazione di tutti gli ospedali che ho visitato, poi, ritengo necessario intervenire per dotare le strutture territoriali di tutte le branche mediche specialistiche senza dover spostarsi nei vari ambulatori dl territorio o ricorrere all’ospedale vicino. Un presidio territoriale funzionante h 24 dove possono essere anche espletati interventi di piccola chirurgia, oppure azioni di pronto soccorso primario (codici bianchi) gestiti dal medico di famiglia che in questo modo si riappropria della sua figura professionale”. “Aspettando le regionali del 2010 – conclude Ciocchetti -chiedo un rinnovamento radicale della sanità che proponga nuovi modelli di gestione (come la riduzione delle Asl e la meritocrazia nella nomina dei primari ), una nuova politica a servizio dei cittadini e non semplicistiche razionalizzazioni.”