Gli italiani residenti all’estero devono pagare l’ICI sull’abitazione posseduta in Italia. Il chiarimento definitivo è contenuto nella risposta del Ministero dell’Economia e delle Finanze alla mia interrogazione firmata anche dall’On. Marco Fedi.
Avevo già anticipato nei giorni scorsi l’orientamento negativo di questo Governo nei confronti dei nostri connazionali proprietari di unità immobiliare in Italia. Ora il Ministero risponde alla nostra interrogazione e conferma quanto avevamo intuito interpretando la Risoluzione n. 1 del Dipartimento delle Finanze del 4 marzo 2009.
Infatti il Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze, On. Daniele Molgora, ci informa che con tale Risoluzione era stato definito meglio il perimetro di applicazione dell’esenzione che opera solamente nei casi di assimilazione stabiliti da specifiche disposizioni di legge, che ricorrono esclusivamente nelle seguenti ipotesi :
a) l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto da anziani o disabili che acquisiscono la residenza in istituti di ricovero o sanitari a seguito di ricovero permanente, a condizione che la stessa risulti locata;
b) le abitazioni concesse ad uso gratuito a parenti in linea retta o collaterale (ma solo se lo stabilisce un regolamento comunale).
Invece – chiarisce il Sottosegretario di Stato – in relazione ai cittadini italiani residenti all’estero è riconosciuta l’applicazione della SOLA detrazione ICI (peraltro già in vigore dal 1993) per l’unità immobiliare posseduta a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata.
Insomma, se da un lato l’abitazione degli italiani all’estero è assimilata ad abitazione principale ai fini della detrazione di base, dall’altro – con una evidente contraddizione giuridica – la stessa abitazione non viene considerata “principale” ai fini dell’esenzione. Una vera beffa per i nostri connazionali i quali sono considerati cittadini di serie B da questo Governo.
Infine il Dipartimento delle Finanze fa presente che la Commissione europea, con nota del 27 novembre 2008, ha comunicato formalmente le messa in mora dell’Italia ravvisando nell’estensione delle agevolazioni ai fini ICI per la “prima casa” ai soli cittadini italiani residenti all’estero, e non a tutti i cittadini comunitari o dello Spazio Economico Europeo residenti all’estero e proprietari di casa in Italia, una violazione del principio di non discriminazione in base alla nazionalità. E’ quindi a rischio anche la detrazione di base.
A questo punto diventa concreto il pericolo che i Comuni richiedano il rimborso dell’imposta a tutti gli italiani residenti all’estero i quali non hanno pagato l’ICI per il 2008.