In vacanza!

Meno male che tra poco andranno tutti in vacanza. E meglio sarebbe se qualcuno andasse in ferie permanenti in una delle sue tante ville…

di Pietro Schirru

Non se ne po’ piu’: parlo del G-8, parlo di Berlusconi, parlo dell’Aquila. Parlo delle cosiddette scosse di assestamento, dei piani di evacuazione, del pass necessario a molti aquilani per poter tornare a casa, degli aerei telecomandati, delle forze di sicurezza, delle forze armate, dei forestali, persino degli orsi d’Abruzzo messi a presediare questa messa in scena (Dario Fo avrebbe fatto molto meglio) pro-Silvio che fa venire il voltastomaco anche al piu’ resistente alle indigestioni. Ma che ci vuole far credere Berlusconi? Ci vuol far credere forse che con qualche pacca sulla spalla a Barak Obama o alla contrafigura di Putin (mi riferisco al presidente russo, un doppio bacio alla Merkel e un ammiccamento furbesco a Sarkozy, tipo tu hai la Bruna ma a me non mancano le D’Addario, si guadagna veramente sul campo quello che sostiene e cioe’ di essere il leader mondiale piu’ popolare in assoluto. Roba dell’altro mondo.

Per chi vive in un Paese anglosassone il presidente del Consiglio italiano e’ come se fosse una figurina della collezione che facevamo da bambini, dove il “saladino” era quella piu’ difficile da ottenere. Naturalmente da dove vi scrivo. l'Australia, questo paese agli antipodi il mondo si vede capovolto e, in conseguenza, di Silvio Berlusconi vediamo la vera faccia, non quella cosi’ popolare in Italia, un Paese dove ormai – e’ assodato – la politica che prevale e’ quella che dettano Bossi, Calderoni e Maroni. Noi vediamo un leader politico (si far per dire) che tra varie smanie, veline, stagiste e puttanelle, mette a repentaglio l’intero sistema Paese per far credere di essere uno STATISTA a tutte maiuscole, tanto per poter continuare a prendere per i fondelli il colto e l’inclita. Certo noi leggiamo quanto scrivono i giornali di lingua inglese sul Berlusconi e… stiamo a vedere ora quanto ha promesso di pubblicare il Sunday Times.

E allora, sapete che vi dico? Meglio quando il mondo politico italiano va in ferie. Cosi’, tutto tace. I periodici Panorama ed Espresso, invece di cercare l’improbabile scoop, riaprono le copertine con le chiappe al sole. Qualche giochetto di presunta intelligenza e l’ultimo consiglio sul libro da portarsi inferie che poi se lo leggeranno al ritorno in citta’. Meglio le ferie anche per il Pd che gia’ litiga sulle nuove o le vecchie generazioni, neanche non esistessero altri valori politici da mettere in gioco. Immaginiamo che cosa succedera’ al Congresso di Ottobre, il mese della Rivoluzione bolscevica, che secondo il nostro calendario ebbe luogo però in novembre. Meno male che tra poco andranno tutti in ferie. E qualcuno sarebbe meglio se andasse in ferie permanenti in una delle sue tante ville. Tanto, come si dice, in Italia si governa meglio quando il governo non c’è.

*) Giornalista a Sydeny (Australia), titolare della locale rubrica “Italiani brava gente”, pschirru@zip.com.au

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