Il Sindacato Medici Italiani chiede il trasferimento della sede dell’ex guardia medica e la messa in sicurezza dei sanitari
Roma, 8 luglio – Entro la settimana in corso la dirigenza medica deciderà se trasferire in altra locazione la postazione della Continuità Assistenziale CA (ex guardia medica) di Fiuggi; spesso bersaglio di tossico-dipendenti e pazienti con problemi psichici che mettono a rischio l’incolumità degli operatori sanitari. Qualora il trasferimento venisse negato, i camici bianchi addetti al servizio, daranno il via ad un sit-in di protesta presso la struttura in questione. «Siamo propensi a cercare delle soluzioni che mettano d’accordo tutti, ma anche disposti ad organizzare un sit-in di protesta per far valere le nostre ragioni – ha dichiarato Meri Nannucci, responsabile regionale e aziendale per la Continuità Assistenziale dello Smi-Lazio (Sindacato Medici Italiani) – Ma non possiamo prendere in considerazione quanto proposto sinora dai referenti aziendali; ovvero montare grate e porte blindate presso la sede di CA. Né tanto meno sarebbe utile l’installazione di un video-citofono per valutare la tipologia dei pazienti che chiedono assistenza. Non si può stabilire se visitare o meno l’utenza, perché si andrebbe incontro all’omissione di atti d’ufficio. Lo scorso mese di giugno, durante un turno – aggiunge la sindacalista – una collega è stata costretta, sotto minaccia, a prescrivere dei farmaci ad un tossico-dipendente. Come difendersi dai comportamenti aggressivi? Siamo arrivati al punto che alcuni residenti si fermano in sede per dare sostegno ai medici, creando così una staffetta di solidarietà. Alla luce di tutto questo – conclude Meri Nannucci – chiediamo ancora una volta alla Asl di Frosinone di trasferire la Continuità Assistenziale di Fiuggi in un luogo sicuro in cui poter offrire il massimo dell’assistenza sanitaria».