“Ha fatto bene il presidente della Repubblica come garante della Costituzione a dare un segnale sul ddl sulle intercettazioni poichè il provvedimento ha molti gravi profili di incostituzionalità e neutralizza uno dei più importanti mezzi di ricerca della prova facendo retrocedere l'Italia all'ultimo posto nella lotta contro il crimine”. Lo afferma la sen. Silvia Della monica della commissione Giustizia.
“Ad esempio – prosegue – se questa legge fosse già in vigore non sarebbe stato possibile risalire ai mandanti della strage di Capaci. Ben vengano ora i ripensamenti tardivi della maggioranza sulla necessità di modificare il testo all'esame del Senato anche se il presidente della commissione Giustizia ha voluto imporre la chiusura della discussione generale sul ddl prima di procedere ad una serie di audizioni di autorevoli soggetti e operatori i cui contributi, si spera, verranno tenuti in debito conto”.
“C'è da augurarsi – conclude Della Monica – che i rilievi e le critiche dell'opposizione, fin qui inascoltate, possano trovare il giusto riconoscimento. Ci auguriamo che il ripensamento della maggioranza sia reale e che non si sia di fronte ad uno strategico ritocco di facciata che sarebbe ancor più inaccettabile”.