Cari Colleghi,
il Senatore Giuseppe Valentino, Relatore sulla legge di Riforma dell'Ordinamento Professionale, in un recente incontro con il Consiglio aveva assicurato che si sarebbe battuto per fare inserire nel testo della legge una norma che assicurasse la permanenza del Consiglio nella sede che occupa da cento anni.
In quella occasione ho temuto che l'illustre Collega fosse condizionato dall'amore per l'Ordine di appartenenza e quindi eccessivamente ottimista.
I fatti dimostrano che mi sbagliavo.
Il Senatore Berselli, Presidente della Commissione Giustizia del Senato, ha infatti autorizzato la diffusione della Legge Professionale approvata dal Comitato Ristretto.
Nel testo, modificato rispetto a quello trasmesso al Consiglio Nazionale Forense, è stato inserito l'art. 23 1 bis che recita testualmente: “L'Ordine Circondariale di Roma Capitale ha sede presso la Corte Suprema di Cassazione”.
Non vi nascondo che ho provato una grande emozione per questo primo risultato che considero frutto della battaglia che ha impegnato l'intero Consiglio da quando il Primo Presidente della Corte di Cassazione ha ritenuto di gratificarlo di una inattesa quanto imprevedibile …. “intimazione di sfratto”.
Ringrazio pubblicamente l'Amico Giuseppe Valentino e tutti i Componenti del Comitato Ristretto, mi auguro con tutto il cuore che l'art. 23 1 bis rimanga nel testo definitivo e colgo l'occasione per rispedire al mittente le critiche manifestate in occasione dell'ultima Assemblea da due o tre Colleghi che non sanno oppure fanno finta di non sapere quello che il Consiglio fa giornalmente nell'interesse dell'Avvocatura.
Un grande abbraccio dal Vostro,