La lotta inutile, patetica e ottusa degli illusi residenti all’estero

Poveri italiani all'estero!!!

Lettera del Coordinatore Europeo CTIM e Consigliere C.G.I.E Oreste Motta

ai soci e amici del CTIM in Europa – Ai Presidenti dei Comites in Europa

Gentili Presidenti Comites,
cari amici del CTIM in Europa,

in considerazione dell’elevato numero di consolati italiani nel mondo che sono in predicato di essere chiusi, dobbiamo da subito contrastare con forza il piano di smantellamento della rete consolare, che prevede, solo per l’Europa, la chiusura di ben 12 Istituzioni che interessano oltre 400.000 Italiani cola' residenti.

Tutte le proteste che si organizzeranno nelle citta' colpite dovranno essere sostenute, indipendentemente da chi le indice: le fazioni e i distinguo di parte non hanno piu', in questo frangente, ragione di essere.

Razionalizzazione si', ma partendo dall’assunzione di piu' impiegati con contratto di lavoro locale. La loro quota negli uffici potrebbe – con grande risparmio – essere portata al 70 per cento sul totale degli operatori, raggiungendo e superando cosi' i livelli del Regno Unito (65 per cento) o della Francia (64 per cento).

I cittadini italiani residenti a Genk, Liegi, Mons, Lille, Mulhouse, Mannheim, Saarbruecken, Norimberga, Amburgo, Manchester, Losanna, Coira vogliono continuare ad usufruire dei servizi amministrativi-burocratici nella loro citta', cosi' come i connazionali residenti in Italia, che non si trasferiscono a 400 km., o piu', per un rinnovo di carta d’identita' o per deporre un certificato di nascita dei propri figli.

La soluzione non passa attraverso il Consolato digitale, poiche' adesso non esiste, se non a livello sperimentale, come ad esempio a Bruxelles, dove pero' ancora non funziona nonostante le ingenti somme investite, creando lunghe attese e difficolta' nei prenotamenti.

Il CTIM non vuole fare aspettare i cittadini tre o quattro mesi per ricevere una cosiddetta per potersi presentare in Consolato a sbrigare, ad es., una semplice iscrizione AIRE.

La rete informatica per consolati – per usare le parole del Sottosegretario Sen. Mantica – e' da tempo immemorabile una richiesta nostra e di tutta la comunita' italiana in Europa, ma non e' il toccasana che motivi la falcidia dei luoghi e delle strutture. E' solamente un mezzo per lavorare meglio e lasciar tempo all’impiegato di rivolgersi al cittadino anche con un sorriso.

La lotta, che sara' sempre civile, deve essere intrapresa nelle citta' menzionate di chiusura; la' bisogna trovare lo zoccolo duro delle rimostranze. Anche nei cosiddetti luoghi riceventi, cioe' nei Consolati dove verranno dirottati gli utenti di quelli che chiuderanno, devono essere organizzate manifestazioni di solidarieta' con le comunita' colpite; occorre far sapere che chi sara' costretto a servire decine di migliaia di altri Italiani non ha ne' i mezzi, ne' gli uffici: gli edifici sono, ed erano gia' nel passato, insufficienti per il normale disbrigo.

Coinvolgete i vostri Borgomastri e Sindaci, come sta facendo molto bene la comunita' italiana di Norimberga, che sta opponendosi alla chiusura del proprio Consolato, manifestando assieme al Primo cittadino Ulrich Maly.
Anche gli Italiani del Saarland (sempre in Germania), con Saarbruecken in testa, hanno da tempo chiesto l’intervento del loro Ministro Presidente Peter Mueller, che si e' mosso prendendo posizioni nette, inconfutabili a favore del Consolato italiano di quel capoluogo.

Stimati connazionali, le Autorita' tedesche sono con noi; hanno ben presente i benefici per entrambi i gruppi della popolazione residente: i vantaggi economici (piu' posti di lavoro, piu' stipendi, piu' giro d’affari) ma anche culturali, occasioni di incontri pubblici, che muovono gente, interessi ed attrazioni di alto livello sociale e culturale per le citta' in cui e' insediata l’Istituzione consolare.

I Tedeschi sono in prima fila con noi, e' chiaro! Ovunque si e' contro questa annunciata, irrazionale smobilitazione.

Ieri, giovedi' 25 giugno 09, e' intervenuto senza peli sulla lingua anche l’On. Mirko Tremaglia presso il Governo, controbattendo con forza a questo insensato disegno. Quando era lui Ministro per gli Italiani nel Mondo non e' avvenuta nessuna chiusura di consolati all’estero.

Quindi, andiamo avanti in questo senso, poiche' tanti sono gli alleati e tantissimi sono coloro che resistono contro questa annunciata falcidia, immotivata sia umanamente, che economicamente.

Con cordiali saluti.
Oreste Motta
(Coordinatore Europeo CTIM e Consigliere CGIE)

Lascia un commento

My Agile Privacy
Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. Cliccando su accetta si autorizzano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su rifiuta o la X si rifiutano tutti i cookie di profilazione. Cliccando su personalizza è possibile selezionare quali cookie di profilazione attivare.
Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy