Il COM.IT.ES. di Norimberga, nella sua seduta del 28.06.2009, ha preso atto con rammarico e forte delusione delle audizioni sulla pianificata razionalizzazione della rete consolare italiana, avute dal Sottosegretario di Stato per gli Affari Esteri Senatore Alfredo Mantica presso le Commissioni Esteri del Senato e della Camera e, più in particolare, della seconda, che ha visto anche la presenza alla Camera dell’Ex Ministro per gli Italiani nel Mondo Onorevole Mirko Tremaglia.
Il COM.IT.ES. di Norimberga sottolinea che non sembra essere rimasta alcuna traccia della valorizzazione delle risorse e capacità degli italiani all’estero promessa, prima delle ultime elezioni politiche, dai partiti della compagine governativa: la parola d’ordine sembra essere il risparmio senza logica intrinseca.
In relazione alla ristrutturazione della rete diplomatico-consolare italiana, il COM.IT.ES. di Norimberga ritiene che le informazioni fornite in merito al CGIE ed alle comunità italiane all’estero siano state – fino al momento attuale – parziali e lacunose; ritiene inoltre che sia necessario un maggiore coinvolgimento del CGIE e delle comunità italiane all’estero (associazioni, aziende italiane, mondo della cultura, rappresentanti politici tedeschi, in quanto referenti a livello locale delle nostre comunità) nei processi di elaborazione ed attuazione del piano di razionalizzazione di cui sopra.
Il COM.IT.ES. di Norimberga, quale rappresentante di oltre 28.500 cittadini italiani, di cui quasi 20.000 elettori, distribuiti su una superficie di 23.007,25 chilometri quadrati (il Piemonte ne conta 25.399), chiede il mantenimento del Consolato di Norimberga per i seguenti motivi:
grandezza della comunità italiana;
estensione della circoscrizione consolare;
crescente tasso di disoccupazione della comunità italiana;
necessità di interventi in campo sociale, scolastico e della formazione professionale da parte del Consolato;
necessità di programmazione e realizzazione dei corsi di lingua e cultura italiana, fino ad oggi finanziati dalle autorità scolastiche tedesche, a carico degli enti italiani;
aspetti economici legati alla Regione Metropolitana di Norimberga;
flussi commerciali tra la Franconia e l’Italia;
presenza commerciale italiana alle manifestazioni fieristiche del Centro Fiere di Norimberga;
flusso turistico tra la Franconia e l’Italia e viceversa;
presenza a Norimberga di due istituzioni di grande importanza a livello federale (Agenzia Federale per il Lavoro ed Agenzia Federale per l’Emigrazione).
Il COM.IT.ES. di Norimberga sottolinea ancora una volta, come ripetutamente evidenziato a tutti i livelli, l’estremo disagio che la chiusura del Consolato di Norimberga procurerebbe ai cittadini italiani costretti, se residenti nelle zone limitrofe della futura circoscrizione consolare di Monaco-Norimberga, a percorrere quasi 800 chilometri (andata e ritorno) per recarsi al Consolato di appartenenza.
In riferimento all’audizione del 25 giugno ed alla disponibilità segnalata dall’Onorevole Mantica di dialogare con i rappresentanti della collettività italiana all’estero, il COM.IT.ES. di Norimberga chiede una possibilità concreta di confronto e dialogo con il Ministero degli Affari Esteri, al fine di elaborare ed attuare, a favore della comunità italiana residente in Franconia, eventuali piani alternativi, concreti e fattibili alla chiusura del Consolato di Norimberga. Il COM.IT.ES. di Norimberga effettuerà nelle prossime settimane passi concreti in tal senso e si attende dalla controparte disponibilità di base e volontà di collaborazione. Si tratta di studiare, con cifre alla mano, come e dove risparmiare senza danneggiare l’immagine dell’Italia all’estero e 27.000 cittadini italiani.
Il COM.IT.ES. di Norimberga comunica inoltre di aver convocato tutte le associazioni e parti sociali presenti nella circoscrizione di Norimberga e che in data 28.06.2009 è stato fondato a Norimberga un gruppo di coordinamento formato da associazioni italiane e membri COM.IT.ES. ai quali si aggiungeranno, nei prossimi giorni, rappresentanti di associazioni e forze politiche tedesche. Tale gruppo di coordinamento – affiancato dal COM.IT.ES. – si è assunto il compito di portare avanti tutte le azioni di cui sopra e di elaborare proposte concrete da inoltrare al Ministero degli Affari Esteri per ogni ulteriore confronto.