“La certo interessante e ampia relazione di Antonio Catricalà, presidente dell'Autorità garante per la Concorrenza ha avuto purtroppo una grave lacuna”. Lo dice il senatore del Pd Vincenzo Vita.
“Si è parlato – prosegue – in termini generici del conflitto d'interessi e ci si è fermati alla presa d'atto dell'insufficienza della legge. Già lo sapevamo. Era lecito attendersi da un presidente assai profondo conoscitore di tali temi qualche suggerimento al governo e al Parlamento”.
“Del resto – conclude – il capitolo del conflitto d'interessi sta vivendo momenti di acuta evidenza: dall'invito agli industriali a non investire in pubblicità da parte di un premier proprietario di più della metà dei media italiani alle evocate (speriamo solo ipotesi) intese concentrative sul digitale su Rai e Mediaset. Inoltre è clamorosa la notizia inerente alla quantità di pubblicità istituzionale del governo dirottata verso i mezzi di comunicazione di proprietà del presidente del Consiglio”.