Nuova vita per la Domus Aurea a Roma. Avviato il 3 giugno 2009, il cantiere di lavori che entro due anni porterà alla riapertura dell'antica casa dell'imperatore Nerone. Dopo un primo mese circa in cui le ditte appaltatrici dei lavori prenderanno in consegna il cantiere per eseguire i saggi, inizierà l'intervento di restauro vero e proprio.
La Domus Aurea, residenza dell’imperatore Nerone, aveva un ‘estensione molto superiore rispetto a quella oggi documentata dai resti archeologici presenti sul Colle Oppio.
La parte conosciuta della Domus Aurea corrisponde al primo livello della residenza, sopravvissuta per 35 anni alla morte di Nerone, mentre le strutture del secondo livello sono state sostanzialmente distrutte dall’impianto termale fatto costruire dall’imperatore Traiano.
Il piano inferiore, spogliato di tutti i materiali preziosi e dei rivestimenti marmorei, venne rinforzato con grandi muri che frazionavano gli spazi più ampi. Una ulteriore serie di gallerie, con orientamento nord-est /sud-ovest uguale a quello che assumeranno le terme, fu addossato anche al fronte meridionale dell’edificio neroniano. Si creò così un enorme contenitore che, colmato di terra e macerie, allargava artificialmente la platea soprastante. La Domus Aurea si viene così a trovare al di sotto del cortile dell’edificio termale con un rinterro pari a circa 3,00 ml. Tale rinterro contribuisce alla stabilizzazione microclimatica ed igrometrica della Domus Aurea, ma, d’altro canto, la sua elevata permeabilità consente alle acque piovane di spingersi verso il basso e di raggiungere le sale sottostanti, con gravi conseguenze per le strutture e per le decorazioni parietali. Dove la conformazione superficiale del “masso traianeo” favorisce accumuli d’acqua, si hanno percolazioni molto consistenti.
Un altro elemento significativo è rappresentato dalla presenza di essenze arboree e arbustive nell’area del Parco soprastante la Domus Aurea con evidenti livelli di criticità, dovuti allo sviluppo degli apparati radicali e alla relativa azione sulle strutture murarie, sulle quali sono, infatti, rilevabili situazioni di dissesto.
In passato risolte nel corso degli anni passati si è intervenuto solo parzialmente con l’allestimento di opere provvisionali per garantire, comunque, l’agibilità degli ambienti in particolare quelli di visita.
La situazione giunta ad una grave situazione di pericolo per l’incolumità per le persone, nonché di perdita per le importanti strutture e gli apparati decorativi ha portato alla chiusura al pubblico del complesso e con l’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n 3541 del 18.08.06 alla nomina dell’Ing. Luciano Marchetti a CommissarioDelegato per la messa in sicurezza della Domus Aurea.
Si è quindi proceduto ad uno studio generale dello stato di fatto, con particolare riguardo alle cause che lo hanno prodotto.
Ci si è avvalsi per i singoli aspetti dell’apporto di esperti: per quelli strutturali dello Studio Croci & Associati, per i danni da apparati radicali e vegetazionali dell’Università “Roma Tre”-Centro di Ateneo per lo Studio di Roma (CROMA) profssa Giulia Caneva, per l’intercettazione delle infiltrazioni delle acque meteoriche della CISTeC, per i rilievi planoaltimetrici della Tecno Art s.n.c. e della Archeological Prospection Services ofSouthampton & The British School at Rome per le prospezioni geofisiche non distrultive.
Sulla base degli esiti degli studi si è quindi proceduto alla redazione di un progetto preliminare che soddisface alle esigenze di seguito riportate:
a) la protezione dall’infiltrazione delle acque meteoriche, comprensiva delle seguenti
lavorazioni:
– scavo completo dello strato di terra soprastante le strutture della Domus Aurea;
– rinterro con riporto di terreno vagliato e costipato e posa in opera di massetto (se richiesto
dai materiali impermeabilizzanti utilizzati);
– realizzazione di un sistema di allontanamento delle acque meteoriche e di
impermeabiizzazione;
– rinterro con terreno vagliato e costipato fino alla quota del piano di campagna;
– sistemazione dell’area del Parco di Traiano2 corrispondente all’intera estensione della
Domus Aurea.
b) le opere di consolidamento strutturale degli ambienti corrispondenti alle aree interessate
dai lavori di protezione dalle infiltrazioni delle acque meteoriche.
Il Gruppo di Progettazione è risultato composto da:
R.U.P. Dott. Angelo Bottini.
Coordinatore Ing. Luciano Marchetti;
– Aspetti archeologici:
Dott.ssa Maria Rosaria Barbera
Dott.ssa Ida Sciortino;
Dottssa Elisabetta Segala;
– Aspetti architettonici:
Arch. Antonello Vodret;
– Aspetti ingegeneristici:
Ing. Paolo lannelli;
– Progettazione del verde:
Arch. Massimo de Vico Fallani;
– Restauro delle superfici:
Dott.ssa Cinzia Conti.
La procedura di gara prescelta è stata quella dell’appalto integrato con aggiudicazione sul progetto definitivo, proposto dalle imprese partecipanti, ed esecutivo da redigere da parte del vincitore.
La progettazione definitiva ha riguardato un ‘estensione globale della superficie del Parco di Traiano pari a circa 16.000 mq mentre l’area interessata alla progettazione esecutiva ed alla realizzazione delle opere a circa 2.600 mq.
Importo complessivo dell’appalto euro 2.903.860,00 (di cui 195.000,00 per oneri della sicurezza ed opere in economia non soggetti a ribasso) ed euro 353.860,00 per spese di progettazione suddivise per euro 290.000,00 relativo alla progettazione definitiva relativa all’intero progetto ed euro 63.860,00 per la progettazione esecutiva relativo ai lavori oggetto dell’appalto.
Il progetto veniva posto a base di gara per Appalto Integrato che risultava aggiudicato all’Associazione Temporanea Imprese C.I.S. di Gianni Boschetti & C. s.n.c.-Giardini e Paesaggi s.a.s. di Marco Cascella & C..