Il COM.IT.ES. Israele condanna l’esclusione di Israele dai Giochi del Mediterraneo, Pescara 26 giugno-6 luglio

E' ingiustificato il forte rammarico del Presidente del Comitato organizzatore di Pescara 2009, On. Mario Pescante, per l’assenza di due nazioni – Israele e Palestina – ai Giochi del Mediterraneo. Fin dall'inizio dei Giochi, oltre 50 anni fa, Israele e' stata esclusa a causa del veto e del ricatto dei paesi arabi all'interno del Comitato Internazionale dei Giochi del Mediterraneo, che e' l'organo ufficiale che invita i diversi paesi a partecipare. Sarebbe stato sufficiente, e molto piu' onesto e morale da parte dei paesi favorevoli alla partecipazione di Israele (e poi anche della Palestina) contrapporre un veto incrociato: niente Israele, niente Giochi. E comunque non a casa nostra, in Italia. Una manifestazione con i soli paesi arabi, ma senza le potenze dell'Europa occidentale (Italia, Francia, Spagna) e i forti paesi balcanici (Croazia, Serbia, Grecia), avrebbe perso ogni valore sportivo. Il problema, chiaramente, non sono “Israele e Palestina che non riescono a parlarsi”. Questo e' semplicemente falso: Israele e Palestina hanno intavolato numerose trattative, anche se non ancora coronate da successo. Il Presidente Abu Mazen parla con Israele, anche se il Hamas lo contesta. Il vero problema e' il ricatto dei paesi arabi e la vile acquiescenza della maggioranza degli altri paesi.
Riconosciamo all'amico Ministro degli Esteri Franco Frattini una presa di posizione coraggiosa e trasparente. Ma questo non e' bastato. La classe dirigente dello sport Italiano e Mediterraneo e' mancata all'appuntamento, e questo e' un fallimento imperdonabile.

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