In concomitanza con la mostra che Palazzo dei Diamanti dedica all'opera calcografica di Morandi, il Museo Morandi ospita la mostra dedicata al ritorno in Italia di Filippo de Pisis dopo il soggiorno parigino. La rassegna, a cura di Fabrizio D'Amico, è organizzata dal MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna in collaborazione con Ferrara Arte e le Gallerie d'Arte Moderna e contemporanea di Ferrara e rivolge uno sguardo al periodo ultimo dell'opera del maestro ferrarese, indagando gli ultimi anni dell'uomo e del pittore.
A seguito del suo rientro in Italia, nel 1939, la produzione artistica di De Pisis è fortemente segnata da un'inquietudine e da un male di vivere crescenti, che si manifestano in una pittura sempre più essenziale, sovente intrisa di toni cupi, lontana dal vibrante cromatismo che ha connotato tanta parte dei suoi anni Trenta. Il tratto si fa più asciutto e sintetico, l'artista stesso lo descriverà come “il canovaccio per le mie poesie” e parallelamente inizia un percorso di inedita rarefazione e parsimonia di trionfi pittorici, che vedrà la serie degli ultimi capolavori invasi da una luce fredda e da un raggelante silenzio.