Ue: si conclude domani il congresso dell’Movimento Federalista Europeo a Catania. Oggi i lavori si sono aperti con il messaggio di Napolitano
“Il messaggio e l'azione federalista sono stati un esempio di impegno politico e morale per indicare con lungimiranza e coerenza la via dell'unità tra i popoli e gli stati d'Europa e per superare i conflitti e le laceranti divisioni del ventesimo secolo: non solo una straordinaria testimonianza di libertà e di democrazia, ma anche una forte e illuminata proposta politica.” Inizia così il messaggio inviato oggi dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano al Movimento Federalista Europeo (MFE) in occasione del ventiquattresimo congresso nazionale, iniziato ieri a Catania, dell’organizzazione politica fondata nel 1943 da Altiero Spinelli.
“Di fronte alla grave crisi economica attuale,-continua il Capo dello Stato- che impone una risposta incisiva e coesa da parte dell'Europa, l'ideale federalista ci guida verso una concezione più alta e più conseguente della costruzione europea. L'Unione che è nata quasi vent'anni orsono dall'esperienza comunitaria deve sempre più divenire un fattore di crescita e di coesione sociale, di affermazione politica sulla scena internazionale e di consolidamento dello spazio comune di diritti, di sicurezza e di libertà. Dal federalismo europeo ci viene la spinta a non rinunciare mai a perseguire un superiore interesse collettivo, liberando le istituzioni comunitarie per prime dai vincoli di limitati e miopi calcoli nazionali. Con questo spirito, auspico che l'Unione europea sappia ritrovare, nel ricordo dell'impegno morale e dell'esemplare tenacia di Altiero Spinelli e dei federalisti europei, la determinazione necessaria per proseguire con successo il suo cammino di integrazione politica, a partire dalla ineludibile ratifica del trattato di Lisbona e da forme efficaci di cooperazione rafforzata, nel rispetto dell'unità istituzionale dell'Unione”.
I lavori del Congresso sono iniziati ieri con la Tavola rotonda “Perché votare per un Parlamento se non si può scegliere chi governa l’Europa?”.
Il Presidente del MFE Guido Montani ha dichiarato:“I cittadini percepiscono che il loro voto per il Parlamento europeo non decide chi governa l’Europa. I partiti europei hanno la responsabilità di indicare chi è il loro candidato alla Presidenza della Commissione europea, che se eletto avrà la responsabilità di attuare il programma di governo dell’Unione presentato in campagna elettorale.” Enzo Bianco, Senatore della Repubblica, ha aderito pubblicamente alla proposta lanciata dal Movimento Federalista Europeo. Sulla stessa linea si sono espressi anche Pier Virgilio Dastoli, Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Roberto Di Giovan Paolo, coordinatore dell’Intergruppo federalista del Senato. Nel dibattito sono intervenuti anche Roberto Adam, capo del Dipartimento per le Politiche europee del Governo italiano, Giuseppe Berretta, Intergruppo federalista alla Camera, Luigi Cocilovo, Vicepresidente del Parlamento europeo.
I lavori continueranno questa sera a Palazzo Pedagaggi (Via Vittorio Emanuele 49) con la presentazione delle mozioni e le votazioni. Domani il congresso si chiuderà con la proclamazione degli eletti e la riunione del nuovo Comitato centrale.
Il Movimento Federalista Europeo (www.mfe.it)
Il Movimento Federalista Europeo è stato fondato a Milano il 27-28 agosto 1943 da un gruppo di antifascisti raccolti intorno ad Altiero Spinelli. I principi sulla base dei quali esso è nato sono contenuti nel Manifesto di Ventotene, elaborato nel 1941 dallo stesso Spinelli, con la collaborazione di Ernesto Rossi e Eugenio Colorni. L'analisi e le proposte politiche contenute nel Manifesto si basano sulla presa di coscienza della crisi dello stato nazionale – ritenuto la causa principale delle guerre mondiali e dell'affermazione del nazifascismo – e sulla convinzione che solo il superamento della sovranità assoluta degli Stati attraverso la creazione di una Federazione europea avrebbe assicurato la pace in Europa. L’MFE si differenzia radicalmente dai modelli normali di organizzazione politica, i partiti e i gruppi di pressione. Diversamente dai gruppi di pressione, che cercano solo vantaggi particolari per gruppi particolari senza modificare necessariamente l'assetto dei poteri costituiti e a differenza dei partiti, che hanno come quadro privilegiato di azione il quadro nazionale, l’MFE esercita un’iniziativa politica autonoma rivolta alla fondazione di uno Stato nuovo, la Federazione europea.
Il 21 maggio 2006 in occasione della sua prima visita ufficiale a Ventotene il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano dichiarò che “per rilanciare l’idea di Europa c’è bisogno dell’impulso dei giovani, il cui sentire europeo si è fatto naturale e profondo, e nell’avanguardia della Gioventù Federalista Europea ( la sezione giovanile del Movimento Federalista Europeo) la molla più forte”.