Lettura in italiano e in tedesco dal libro "Costumi degli italiani" (trad tedesca di Marianne Schneider, Was fà¼r ein Leben!, Berlin, Wagenbach, 2008).

Gianni Celati

Lettura al Literaturhaus (Limmatquai 62, 8022 Zürich) Giovedì 2 aprile 2009, dalle ore 20:00 alle ore 21:15 ca

Tatiana Crivelli modererà l’incontro con l’autore in italiano.

Lettura in italiano e in tedesco dal libro “Costumi degli italiani” (trad tedesca di Marianne Schneider, Was für ein Leben!, Berlin, Wagenbach, 2008).

Organizzano: Literaturhaus Zürich, Cattedra De Sanctis del Politecnico di Zurigo, Cattedra di Letteratura Italiana UZH Prof. Dr. T. Crivelli, Società Dante Alighieri Zurigo, Istituto italiano di cultura.

Leggono
Gianni Celati (in italiano) e
Graziella Rossi (in tedesco).

Gianni Celati ha passato l'infanzia e l'adolescenza in provincia di Ferrara. Laureatosi in letteratura inglese presso l'Università di Bologna con una tesi su James Joyce, nel 1971 pubblicò il suo primo romanzo, Comiche, per Einaudi (nella collana La ricerca letteraria). Sempre da Einaudi sono editi i successivi Le avventure del Guizzardi (1972), La banda dei Sospiri (1974) e Lunario del paradiso (1978), tutti contraddistinti da uno stile di insistita devianza dalla norma scolastica e dallo sforzo della lingua di rappresentare una realtà più autentica, al di fuori del canone borghese. Sono questi peraltro gli anni in cui si dedica alla traduzione di classici inglesi quali La favola della botte di Jonathan Swift o Bartebly lo scrivano di Herman Melville.
I successivi anni di silenzio sul fronte della narrativa corrispondono sia a un periodo di insegnamento alla Cornell University di Ithaca (Stato di New York, USA) sia alla stesura di una serie di saggi sulla narrativa europea poi raccolti in Finzioni occidentali (Einaudi, 1984).
Ritrasferitosi in Italia alla cattedra di letteratura inglese del DAMS di Bologna (suoi allievi sono stati Pier Vittorio Tondelli, Enrico Palandri, Giacomo Campiotti, Gian Ruggero Manzoni, Andrea Pazienza, Freak Antoni), Gianni Celati ritorna alla narrativa nel 1985 coi racconti Narratori delle pianure (Feltrinelli), opera che sancisce un forte cambiamento di stile: i picchi d'intemperanza degli anni Settanta si volgono in una lingua volutamente ed arrendevolmente semplice, che riesce a delineare nettamente le cose col minor numero di parole e in maniera più chiara.
In seguito vengono Quattro novelle sulle apparenze (1986), dove alla precisione stilistica si accompagna una tematica della fiducia e del disincanto della società contemporanea, e Verso la foce (1988), un itinerario verso le foci del Po (il territorio dell'infanzia e dell'adolescenza dello scrittore). Fra le ultime opere si possono citare la trasfigurazione autobiografica Recita dell'attore Attilio Vecchiatto al teatro di Rio Saliceto (1996) e Cinema naturale (2003), in cui alle meditazioni sul presente si alternano i ricordi. Con Vite di pascolanti ha vinto il Premio Viareggio nel 2006. I racconti di questo volume sono stati successivamente inseriti nelle più ampie raccolte di Costumi degli italiani Vol.1 e Costumi degli italiani Vol.2, entrambi pubblicati nel 2008.
Gianni Celati è ancora un attivo traduttore dall'inglese e dal francese di autori come Louis-Ferdinand Céline e Henri Michaux. (http://it.wikipedia.org/wiki/Gianni_Celati)

Per informazioni: fbroggiw@gess.ethz.ch
Link: http://www.literaturhaus.ch

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