E la chiamano Democrazia

Leggo che è forsa l’ora di svegliarsi, dato il Sangue a Roma: Algerino muore nel Cie di Ponte Galeria.
La notizia arriva da uno degli ‘ospiti’ della struttura: stava male, non lo hanno curato. Il direttore del centro: arresto cardiaco, era tossicodipendente. Solo nove giorni fà raccontavo, inoltrando Anna Pizzo e la sua cronaca di una visita al Cie ex Cpt Lo sceriffo di Ponte Galeria. C’era dentro uno, dei tanti che stava male, chiedeva aiuto, e ne aveva guadagnato un bel pestaggio, dicono…
Pensateci voi ad identificarli ed espellerli i colpevoli del Grande Disagio, della Crisi. Per il momento sono nei Centri del Controllo Permanente Territoriale, alias Area Repressione.
Svolgono la loro missione, come il papa.
Don Ciotti chiede a Casal di Principe con altre migliaia, insieme al padre di Don Peppe ucciso dalla Camorra, Gennaro Diana e il governatore della Campania, Antonio Bassolino : “La Chiesa respinga le ambiguità”.
Già, come vogliamo chiamare allora questa Caritas – Pietas della Politica Solidale Italiana?
E’ morto “frattanto” il giovane blogger iraniano Omid Mir Sayafi, detenuto nella prigione di Evin con l’accusa di aver insultato tramite il suo blog la Guida suprema dell’Iran. L’annuncio della morte è arrivato dall’avvocato del giovane, Mohammad Ali Dadkhah, secondo cui “funzionari del carcere” hanno riferito che il giovane “si è suicidato”.
La Gelmini valuta intanto l’introduzione di un tetto del 30% per gli studenti immigrati in classe.
Gli studenti dell’Onda sono dei “guerriglieri e verranno trattati come guerriglieri“. Lo ha detto il ministro della Pubblica Amministrazione e l’Innovazione Renato Brunetta, al termine di una conferenza stampa a Palazzo Chigi tenuta insieme alla collega della scuola, Mariastella Gelmini.
Quelli svogliati dell’ Onda romana Brunetta li definisce guerriglieri, salvo poi correggersi in una intervista a Tg Sky 24 e dichiarare: “mi sono sbagliato perche’ non hanno la dignità dei guerriglieri, che sono invece una cosa seria. Si tratta di quattro ragazzotti in cerca di sensazioni più o meno violente, che non rappresentano nessuno”….lui che rappresenta il responsabile della Pubblica amministrazione e dell’Innovazione.
Come sono solo poche mele marce, definizione fornita dal questore di Genova Salvatore Presenti, i 25 poliziotti nei guai per cocaina, bische e festini: “tenevano in casa fucili a pompa e munizioni da guerra per custodire «la bamba», organizzavano festini con prostitute, transessuali e fiumi di polvere bianca, si depilavano a sangue il pube per sfuggire ai controlli tossicologici degli «Affari interni», sniffavano fino a «farsi girare gli occhi», scortavano armati le auto dei pusher”.
Con molta fantasia senza amore e per una pagnotta, la chiamano Democrazia.
Verso nuove straordinarie Giornate della Liberazione dai Diritti. Stanno dalla parte della democrazia loro, non della violenza.
Cantava Giorgio Gaber “ io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono… e la democrazia è il sistema più democratico che ci sia“…
Doriana Goracci

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