Si è tenuta oggi pomeriggio, presso il Comitato permanente sugli Obiettivi di Sviluppo del Millennio della Commissione esteri della Camera, l’audizione di rappresentanti di ActionAid e di parlamentari della Tanzania e dell’Uganda.
Dalla Tanzania sono stati auditi Laurent Tambura, HIV Officer, e Omari Shaban Kwaangw, parlamentare, mentre dall’Uganda hanno interloquito con i parlamentari italiani Elizabeth Nakiboneka, HIV Officer, e Rebecca Nalwanga Sekalo Lukwago, membro del Parlamento della Tanzania.
L’on. Franco Narducci, Vicepresidente della Commissione esteri, intervenendo nel corso dell’audizione ha affermato che “la cooperazione allo sviluppo è uno strumento fondamentale della solidarietà internazionale per combattere la povertà nel mondo e stabilizzare la enorme pressione migratoria che si riversa verso i paesi cosiddetti ricchi. Nonostante la crisi economica mondiale, la cooperazione resta un tema centrale”.
“Purtroppo – ha continuato l’on. Narducci – l’Italia ha dimezzato le risorse destinate alla cooperazione”.
“I paesi ad economia avanzata devono fare di più per l’Africa, in particolare nella lotta alle pandemie e all’AIDS” ha incalzato il parlamentare ricordando che “il continente nero sta vivendo un dramma immane sotto il profilo dell’AIDS e le prospettive future si tingono di tinte ancora più fosche se non si moltiplicano gli sforzi, in termini di cura e di educazione alla prevenzione”. Narducci ha richiamato le “lotte fatte contro il costo esoso dei farmaci retrovirali e per la cura dell’AIDS”, sottolineando che “di fronte al dramma di un continente intero le case farmaceutiche devono fare la loro parte. Al riguardo, i successi ottenuti grazie alle proteste che a livello mondiale hanno sensibilizzato l’opinione pubblica, sono in parte offuscati dalle difficoltà che s’incontrano in Africa per la distribuzione dei medicinali”.
Spesso – come hanno chiarito gli ospiti venuti dalla Tanzania e dall’Uganda – i portatori del virus HIV, soprattutto quelli che vivono nelle aree rurali, si trovano a centinaia di chilometri dai centri di distribuzione.
Narducci ha sottolineato l’importanza delle buone pratiche amministrative: meno apparati amministrativi e più aiuti che arrivano alle popolazioni, ha affermato il Vice presidente della Commissione, ricordando anche gli scandali che in passato hanno coinvolto vari rappresentanti di governi africani, coinvolti in scaldali legati agli aiuti finanziari e farmaceutici. “I parlamenti, quello italiano e soprattutto quelli dei Paesi africani interessati, devono vigilare con forza per garantire il massimo dell’efficacia degli aiuti” ha concluso l’On. Narducci.