LACRIME

di Renzo Coletti

Se era possibile scherzare sul concetto di destra e sinistra, ma se preferite anche di centro, oggi le lacrime scendono copiose sulle guance serrate, il vuoto negli occhi umidi. Il pugno chiuso è affondato nelle tasche e il passato è annebbiato nel ricordo, come estraneo alla realtà. Se il sublime è materia rozza e paurosa, se il limite è uno sguardo oltre la siepe, se il respiro è onda che si frange in una scogliera, noi siamo l'isola mai trovata da naufraghi della Storia. Parole franano come ghiaioni dalle vette un tempo traguardi, valanghe travolgono templi delle idee e dei dogmi, mentre sentimenti, passioni, valori, miti, immagini, armonie, odori, istinti, paure, sublimazioni danzano nel lungometraggio che si snoda alla fine di un tempo variabile che chiamiamo vita.
Una farsa folle e demenziale ci avvolge nel suo nulla sostanziale che chiamiamo politica, religione, economia, società, morale, etica, Storia e progresso. Donne e uomini si fronteggiano per il dominio del mondo che sarà deserto e macerie. Democrazia neppure più apparente è parola che ci trema sulle labbra e libertà è prigione che viviamo sempre più affollata di ombre che erano cittadini e popolo. Lavoro forzato e territorio militarizzato saranno formicai per razze padrone che potranno calpestarci come e quando lo vorranno. Aizzati l'uno contro l'altro ed obbedienti, saremo vittime e carnefici inconsapevoli di un massacro deciso e programmato da criminali psicopatici che applaudiamo e votiamo nella perversione più assoluta e incosciente. Lo sciopero, l'ultimo diritto del lavoratore, viene, di fatto, abolito e perseguitato, l'unica arma democratica è così spirata con il consenso dei sindacati e della sinistra che è scomparsa sia come forma organizzata sia come pensiero. Centinaia di migliaia di lavoratrici e lavoratori sono gettati sulla strada e altre centinaia di migliaia sono costrette all'emigrazione; quelli che giungono in Italia, nonostante siano sfruttati a sangue sopratutto in aziende nordiste e leghiste, sono additati come nemici e terroristi da combattere. Piani di sviluppo criminali hanno creato miseria e sfruttamento all'osso di paesi del terzo mondo, nuove aziende si aprono all'estero nei paesi satellite dell’ex U.R.S.S. e nell'aria asiatica, quindi il costo del lavoro si abbassa e noi non possiamo che essere schiacciati dalla contrazione e dal mercato, parola priva di senso per i suoi molteplici significati possibili. Nuovi schiavi teconologici e scientificamente preparati, creeranno forse nuove piramidi per un viaggio che la morte indicava e lo spazio accoglieva. Piattaforme spaziali saranno basi di partenza per naufraghi terrestri, sacerdoti e miti già saranno pronti ad accoglierli, un potere politico e scientifico sarà razza eletta da un Dio creatore che avrà riproposto la sua volontà di potenza e il suo diritto di dominio.
Tutti moriranno a stento e soffrendo, ma il loro sonno sarà possibile stupro e violenza per ricercatori d’eternità. Dio lo vuole, la Chiesa lo pretende, i sacerdoti lo diffonderanno come unico credo possibile.
Scuole di potere creeranno menti prive d’emotività e passioni, cervelli di neo corteccia cerebrale saranno automi capaci di produrre e prostrarsi senza indugi, tecnologie saranno schiave di nuove tecnologie, il progetto giungerà al limite del suo egocentrismo e crollerà nella nuova nicchia biologica che non gli apparterrà più e si spegnerà come un lume di follia che era stato razza umana e creato da un Dio acerbo come la mente che lo aveva pensato e pregato. (ildialogo.org)
Renzo Coletti.

Lascia un commento

My Agile Privacy

Questo sito utilizza cookie tecnici e di profilazione. 

Puoi accettare, rifiutare o personalizzare i cookie premendo i pulsanti desiderati. 

Chiudendo questa informativa continuerai senza accettare. 

Attenzione: alcune funzionalità di questa pagina potrebbero essere bloccate a seguito delle tue scelte privacy: