SICUREZZA: CASSON, IL DECRETO E’ SCOPERTO E IL GOVERNO LO SA

“Il decreto sicurezza è un grande bluff, le misure resteranno infatti in gran parte sulla carta dato che il provvedimento è attualmente ampiamente mancante di una copertura finanziaria”. Lo sostiene il sen. Felice Casson, capogruppo del Pd in commissione Giustizia, con un'interrogazione ai ministri dell'Economia e a quello dell'Interno.
“I numeri parlano chiaro – spiega Casson – e se il governo intende davvero attuare le norme relative, per esempio, al gratuito patrocinio per le vittime di violenza sessuale, all'esecuzione delle espulsioni degli stranieri irregolari, alle assunzioni necessarie all'attuazione del Piano straordinario di controllo del territorio, oltre all'istituzione del numero verde antiviolenza deve trovare le risorse necessarie. Al momento, infatti, l'approvazione del provvedimento contribuirebbe a portare il fondo speciale di parte corrente a un saldo negativo di oltre 15 milioni di euro per il solo anno 2009 e di 44 milioni per il 2010”.
“E' evidente che siamo di fronte a una norma palesemente scoperta – aggiunge il senatore del Pd – anche per la natura spesso aleatoria o non immediatamente quantificabile delle risorse individuate. Un comportamento, quello del governo, particolarmente grave. Non solo perché gli interventi non potranno essere attuati, ma anche perché l'esecutivo è chiaramente al corrente del problema fin dall'emanazione del decreto in considerazione del fatto che la Ragioneria dello Stato è in ogni istante in possesso dei dati relativi ai fondi effettivamente disponibili relativi a tutte le voci del Bilancio dello Stato e che ne mette a conoscenza l'esecutivo”.
“A questo punto – aggiunge Casson – il governo deve procedere con urgenza allo stanziamento di risorse aggiuntive per la copertura finanziaria del provvedimento oppure deve revocare le prenotazioni delle cifre già accordate ad altri provvedimenti a valere sulle dotazioni del Fondo speciale di parte corrente e del Fondo speciale di conto capitale”.
“In particolare – conclude – le stesse forze di polizia hanno rilevato la mancanza di risorse per l'attuazione delle disposizioni del decreto legge sulle quali sono chiamate a svolgere un ruolo attivo e che ancora una volta non sono state stanziate le attese risorse ritenute indispensabili per garantire ai cittadini la sicurezza pubblica e il controllo del territorio, con ciò contraddicendo i proclami e gli annunci più volte formulati a tale proposito dal Governo”.

INTERROGAZIONE

a risposta orale

Ai Ministri dell'economia e delle finanze e dell'interno

Premesso che,

lo scorso 23 febbraio 2009, è stato emanato il decreto legge n. 11 del 2009, recante misure urgenti in materia di sicurezza pubblica e di contrasto alla violenza sessuale, nonché in tema di atti persecutori, attualmente all'esame della Camera dei deputati (A.C. 2232);

il provvedimento in esame reca una serie di disposizioni onerose, tra le quali si segnalano le norme relative all'estensione del gratuito patrocinio per le vittime di violenza sessuale, all'esecuzione delle espulsioni degli stranieri irregolari e alla costruzione e ristrutturazione dei centri di identificazione e di espulsione, alla predisposizione di un Piano straordinario di controllo del territorio con assunzioni di personale entro il limite di spesa di 100 milioni di euro e all'istituzione del numero verde antiviolenza presso la Presidenza del consiglio dei Ministri;

l'articolo 13 del decreto legge in esame reca la copertura finanziaria del provvedimento;

nello specifico, agli oneri recati dalle misure relative all'espulsione degli stranieri irregolari e alla costruzione e ristrutturazione dei centri di identificazione, vengono stimati pari a 35 milioni di euro per l'anno 2009, a 87,064 milioni di euro nel 2010, a 51,467 milioni di euro nel 2011 e a 55,057 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009;

alla copertura di tali oneri si provvede, per quota parte, a valere sugli stanziamenti del Fondo speciale di parte corrente, la cui dotazione è stata determinata dalla legge finanziaria per l'anno 2009, per un ammontare pari a 35 milioni di euro per l'anno 2009, a 64,796 milioni di euro per l'anno 2010 e a 48,014 milioni di euro a decorrere dall'anno 2011;

concorrono alla restante quota di copertura finanziaria, inoltre, la riduzione degli stanziamenti iscritti sul Fondo speciale di conto capitale, per un ammontare di 3,58 milioni di euro per l'anno 2010 e la riduzione della dotazione del Fondo per gli interventi strutturali di politica economica per un ammontare pari a 18,688 milioni di euro per l'anno 2010, a 3,453 milioni di euro per l'anno 2011 e a 7,043 milioni di euro a decorrere dall'anno 2012;

Considerato che,

alla data del 3 marzo 2009, secondo i dati disponibili, le prenotazioni sulle dotazioni del Fondo speciale di parte corrente, iscritto ai fini del bilancio triennale 2009-2011, nell'ambito del programma << fondi di riserva speciali>> della missione << Fondi da ripartire>> dello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze, per l'anno 2009, risultano superiori a risorse effettivamente disponibili e a tale risultato ha contribuito in via principale il provvedimento in esame;

nello specifico le risorse del Fondo speciale di parte corrente, iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'economia e delle finanze risultano in passivo per 598.000 euro nel 2009; le dotazioni iscritte nello stato di previsione del Ministero del Lavoro risultano in passivo per 25,6 milioni di euro nel 2009, per 30 milioni di euro nel 2010 e per 19,728 milioni di euro nel 2011; le dotazioni iscritte nello stato di previsione del Ministero della Giustizia risultano in passivo per 659.000 euro nel 2009 e per 679.000 euro nel 2011; le dotazioni iscritte nello stato di previsione degli affari esteri risultano in passivo per 270.000 euro nel 2009, per 26,2 milioni di euro nel 2010 e per 20,419 milioni di euro nel 2011; le dotazioni iscritte nello stato di previsione del Ministero dell'Istruzione risultano in passivo per 361.000 euro nel 2009, per 2,4 milioni di euro nel 2010 e per 2 milioni nel 2011; le dotazioni iscritte nello stato di previsione del Ministero dei beni culturali risultano in passivo per 380.000 euro nel 2009, per 1,97 milioni di euro nel 2010 e per 1,643 milioni di euro nel 2011; le dotazioni iscritte nello stato di previsione del Ministero delle infrastrutture e trasporti risultano in passivo per 16.000 euro nel 2009, per 521.000 euro nel 2010 e per 434.000 nel 2011;

analogamente, le risorse del Fondo speciale di conto capitale, iscritte nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri risultano in passivo per 3 milioni di euro nel 2010;

le risorse finanziarie poste a copertura del Piano straordinario di controllo del territorio, a valere sul Fondo unico giustizia, sono di natura aleatoria in quanto si basano su proventi non certi derivanti dalle confische, tra l'altro già utilizzate per la copertura finanziaria di altri provvedimenti, mentre l'onere recato dal Piano per la parte relativa all'assunzione di personale delle forze di polizia è di natura permanente;

Preso atto che,

il provvedimento in esame risulta, pertanto, palesemente predisposto con una copertura finanziaria fittizia;

alla data di emanazione del provvedimento in esame, in considerazione del fatto che la Ragioneria dello Stato è in ogni istante in possesso dei dati relativi ai fondi effettivamente disponibili relativi a tutte le voci del Bilancio dello Stato, il Governo era presumibilmente già a conoscenza della mancanza di risorse finanziarie per la copertura del decreto legge n. 11 del 2009;

tale comportamento si pone, tra l'altro, in palese in contrasto con la previsione dell'articolo 81 della Costituzione e con le previsioni della legge n. 468 del 1978, recante norme di contabilità generale dello Stato in materia di bilancio;

il Governo deve procedere con urgenza allo stanziamento di risorse aggiuntive per la copertura finanziaria del provvedimento ovvero alla revoca di prenotazioni già accordate ad altri provvedimenti a valere sulle dotazioni del Fondo speciale di parte corrente e del Fondo speciale di conto capitale;

Tenuto conto che,

le forze di polizia hanno rilevato la mancanza di risorse per l'attuazione delle disposizioni del decreto legge in esame sulle quali sono chiamate a svolgere un ruolo attivo e che ancora una volta non sono state stanziate le attese risorse ritenute indispensabili per garantire ai cittadini la sicurezza pubblica e il controllo del territorio, con ciò contraddicendo i proclami e gli annunci più volte formulati a tale proposito dal Governo;

si chiede di sapere dai Ministri come intendano procedere per garantire la copertura finanziaria del provvedimento, in ottemperanza a quanto previsto dall'articolo 81 della Costituzione e dalla legge n. 468 del 1978, recante norme di contabilità generale dello Stato in materia di bilancio;

se intendano provvedere, entro brevi termini, allo stanziamento di adeguate risorse a favore delle forze di polizia, inopportunamente ridotte dal Governo nel corso dell'ultimo anno, al fine di consentire alle stesse un più efficace e puntuale controllo del territorio a garanzia della sicurezza dei cittadini.

CASSON

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